Puglia a Miami, 400mila euro di polemiche. Bufera sull’assessore Delli Noci

Polemiche per la partecipazione della Regione Puglia alla fiera internazionale di design a Miami: ‘Uno sperpero di denaro pubblico’.

La partecipazione della Regione Puglia alla fiera internazionale di design a Miami, in Florida, Usa, con una spesa complessiva di circa 400mila euro, ha innescato un acceso dibattito politico. L’iniziativa, promossa dall’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, ha visto la partecipazione di diverse aziende pugliesi, con l’obiettivo di promuovere il design e l’arte contemporanea made in Puglia sui mercati internazionali.

Le critiche dell’opposizione

La decisione di stanziare una somma così consistente per una trasferta di pochi giorni ha però suscitato forti perplessità nell’opposizione. Consiglieri regionali di centrodestra e centrosinistra hanno attaccato duramente l’assessore Delli Noci, definendo la spesa “uno sperpero” e “un’ingiustificabile leggerezza”. In particolare, il consigliere salentino Donato Metallo ha sottolineato come in un momento di difficoltà economica per molte famiglie pugliesi, sia inaccettabile destinare così tanti soldi a una trasferta all’estero.

La difesa dell’assessore

Di fronte alle critiche, l’assessore Delli Noci ha annunciato la sua disponibilità a rispondere in IV commissione giovedì 23 gennaio. In una prima replica, l’assessore ha difeso la trasparenza della procedura e ha sottolineato come il costo della partecipazione alla fiera sia stato inferiore rispetto ad altre manifestazioni internazionali analoghe. Inoltre, ha evidenziato come questa iniziativa abbia rappresentato una grande opportunità per le aziende pugliesi di farsi conoscere a livello internazionale.

La vicenda della trasferta a Miami ha aperto un dibattito più ampio sulle modalità di promozione del territorio e sulle priorità dell’azione di governo. Da un lato, c’è chi sostiene l’importanza di investire nella promozione internazionale del made in Puglia, dall’altro chi ritiene che sia necessario privilegiare interventi più mirati e meno costosi.

La vicenda, insomma, solleva interrogativi importanti: è giustificabile una spesa così elevata per una trasferta di pochi giorni? Quali sono i benefici concreti che ne possono derivare per il territorio? E come conciliare la necessità di promuovere il made in Puglia con la richiesta di maggiore attenzione alle esigenze delle famiglie e delle imprese?



In questo articolo: