‘La Segre una nonnetta mai eletta’, la figuraccia di Rodelli costa cara alla Lega di Lecce. Direttivo azzerato

Il coordinatore provinciale della Lega, Gianni de Blasi, ha accettato le dimissioni di Rodelli dopo le parole su Liliana Segre ed ha azzerato il direttivo di Lecce.

È finita come doveva finire. Il coordinatore cittadino di Lecce del partito di Matteo Salvini, Riccardo Rodelli, si è dovuto dimettere.

L’aveva combinata grossa nella giornata di domenica quando sul proprio profilo Facebook aveva offeso con dichiarazioni molto pesanti la senatrice Liliana Segre che aveva chiesto ed ottenuto l’istituzione di una Commissione Parlamentare contro il razzismo e l’odio.

Le parole di Rodelli contro la Segre

‘Una vecchietta ben educata reduce dai campi di concentramento’, ‘una nonnetta mai eletta’, ‘La Mrs Doublfire di Palazzo Madama’. Ci era andato giù pesante Rodelli, con una serie di considerazioni contro la senatrice a vita che avevano lasciato esterrefatti non solo gli avversari politici ma anche i Leghisti stessi.

Quando si rappresenta a livello territoriale un partito, probabilmente un minimo di filtro alle proprie considerazioni personali – sbagliate per quanto possano essere – è dovuto, visto che si corre il rischio di mettere in difficoltà il simbolo che si rappresenta.

Come una valanga, le parole di Rodelli hanno avuto un’eco a livello nazionale, motivo per cui gli organi di partito sono subito intervenuti chiedendo le dimissioni al coordinatore cittadino leccese. E le dimissioni sono arrivate in mattinata.

Il coordinamento provinciale accetta le dimissioni di Rodelli e azzera il direttivo cittadino

Il coordinamento provinciale era da subito sembrato molto infastidito – per usare un eufemismo – raccontano coloro che conoscono bene le vicende interne in casa Lega. Le dimissioni sono state subito accettate e al tempo stesso è stato azzerato il coordinamento cittadino ritenuto probabilmente non all’altezza di una città come Lecce dalla quale passeranno i destini del partito di Salvini nel Sud Italia.

direttivo lega

«Prendo atto delle dimissioni da coordinatore cittadino della Lega a Lecce, rassegnate nelle scorse ore dall’avvocato Riccardo Rodelli» ha scritto il coordinatore provinciale Gianni de Blasi.

«A lui riconosco di essersi assunto per intero la responsabilità di quanto detto sulla senatrice Liliana Segre. Rodelli ha chiarito, e non poteva essere diversamente, di aver espresso quelle parole esclusivamente a titolo personale e non nelle vesti di responsabile del nostro Partito. Per quanto mi riguarda, ritengo che le parole debbano avere sempre un senso e un peso. E che, pur nella durezza dello scontro politico, non si debba mai travalicare il limite. A maggior ragione nei confronti di chi ha vissuto sulla propria pelle le atrocità dell’Olocausto. Da coordinatore provinciale della Lega, a partire da oggi assumo personalmente la responsabilità della Segreteria cittadina a Lecce. E, come primo atto, procedo all’azzeramento di tutte le deleghe che, appena qualche mese fa, erano state assegnate nel capoluogo salentino».

Luca Russo aveva preso le distanze da Rodelli

A prendere le distanze da Rodelli erano stati in tanti, tantissimi, nella giornata di ieri. Tra questi la new entry nel partito di Salvini, con delega alla pubblica sicurezza, Luca Russo.

« Sulla questione Segre e sulle polemiche relative ad un recente intervento sulla stampa della segreteria cittadina di Lecce, della Lega, rivendico una mia autonomia di pensiero rispetto a temi così complessi e delicati, di una portata storica e sociologica complessissima. Auspico un vero dibattito su questi temi, scevro da posizionamenti politici. Auspico, altresì, che la nostra area possa far esprimere intellettuali qualificati, ripeto, su temi ipercomplessi. I numeri e le stoccate giornalistiche non sono sufficienti in vista di una matura affermazione dell’area di centrodestra».

Spagnolo: ‘Sulla Segre parole farneticanti. De Blasi saprà fare chiarezza’

Ancora più duro era stato l’ex segretario cittadino della Lega, Mario Spagnolo che si era da subito preoccupato per il danno di immagine al simbolo che le parole di Rodelli avevano creato. Spagnolo aveva chiesto scusa alla Segre in nome dei veri esponenti della Lega, chiedendo a De Blasi, in qualità di coordinatore provinciale, di prendere le più giuste decisioni: « Le parole contro la Senatrice Segre sono farneticanti. Sono certo che il coordinatore provinciale, persona a modo ed equilibrata, prenderà i giusti provvedimenti. Non è chiaro a chi giova trascinare il Coordinamento Cittadino della Lega di Lecce in una inutile, pericolosa e dannosa polemica su temi che attengono vicende della politica nazionale. Questioni dinanzi alle quali bisognerebbe avere la competenza, la sensibilità e la serenità di giudizio per esprimere un’opinione quando si rappresenta a livello territoriale un partito importante come quello della Lega.

Era evidente che l’utilizzo strumentale da parte del Partito Democratico della proposta della Senatrice a vita Liliana Segre di costituire una commissione ad hoc sul razzismo e sull’odio avrebbe portato a maturazione frutti avvelenati che nulla hanno a che fare con l’antisemitismo e l’odio razziale che vanno stroncati sempre e comunque. La posizione del nostro leader Matteo Salvini, oggetto quotidiano di una campagna di insulti infami posta in essere proprio da chi poi dichiara di votare per quei partiti che vogliono soltanto sfruttare le polemiche sul caso, è stata, è e sarà chiarissima. Va bandito qualsiasi tipo di odio, almeno dal web visto che dalla vita di tutti i giorni è utopistico immaginarlo».



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