Riconversione discarica Corigliano, Forza Italia chiede chiarezza

Lecce. Attraverso una conferenza stampa, che si è¨ tenuta questa mattina presso il coordinamento provinciale del partito, i consiglieri regionali di centro destro hanno espresso tutto il loro malcontento per la decisione presa in Consiglio

Una decisione che ha lasciato perplessi i consiglieri regionali salentini forzisti che ora chiedono come la Regione intende programmare il futuro a fronte di questa delibera. Le accuse sono soprattutto verso l'assessore Nicastro

La riconversione della discarica di Corigliano in Contrada Scomunica, decisa in data 6 maggio dal consiglio regionale guidato da Nichi Vendola, approvando l’ordine del giorno presentato dal consigliere Sergio Blasi e condiviso con l’assessore Nicastro, non è proprio andata giù ai consiglieri regionali salentini di centro destra che ora chiedono chiarezza e intendono presentare un’interpellanza urgente che faccia luce sul futuro ambientale nel nostro territorio.

Secondo i forzisti, la questione ambientale, ma soprattutto quella dei rifiuti, rappresenta uno dei più grandi fallimenti dei nove anni della giunta Vendola e l’ultimo ordine del giorno sconfessa totalmente il piano dei rifiuti approvato poco tempo fa. La mira dei consiglieri si indirizza soprattutto verso l’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro accusato di aver assunto i connotati del miglior Dottor Jekill e Mr. Hyde. “Da totalmente favorevole alla discarica di Corigliano, infatti, da un giorno all’altro si è ricreduto dicendo l’esatto contrario e dando ragione al consigliere regionale Pd, Sergio Blasi che sosteneva quanto fosse pericolosa per l’ambiente una discarica a Corigliano”. Questa l’accusa dei consiglieri di Forza Italia che, neanche tanto velatamente, fanno capire quanto dietro a questa decisione ci sia la volontà, da parte dell’assessore Nicastro, di dare un contentino politico in periodo di elezioni.

Per esprimere tutto il loro dissenso e la loro incredulità verso questa decisione, è stata convocata una conferenza stampa, presso il Coordinamento provinciale di Forza Italia, a cui hanno partecipato i consiglieri regionale salentini Aldo Aloisi, Antonio Barba, Saverio Congedo e Luigi Mazzei, oltre ai sindaci dei comuni Acquarica del Capo e Cavallino ed il coordinatore provinciale Antonio Gabellone.

“Dodici anni di regime commissariale, tre diversi piani dei rifiuti di cui l’ultimo nel 2013, totalmente sconfessato da questa ultima delibera”. Esordisce così il consigliere Erio Congedo in conferenza che poi dichiara: “Nicastro ha cambiato completamente opinione dalla sera alla mattina, approvando quell’ordine del giorno e questo è totalmente inaccettabile, oltre che misterioso. In più questo scetticismo verso la discarica è arrivato solo quando essa stava partendo. Come mai proprio in questo periodo di campagna elettorale? Con questa decisione sorgono tre importantissimi problemi che la Regione dovrà spiegarci. Uno di carattere giuridico: un ordine del giorno può cambiare una legge, un piano dei rifiuti, tra le altre cose stilato da poco tempo? L’altro è di carattere tecnico-.ambientale: quali conseguenze subirà il territorio con questa decisione? Dove andranno a finire i rifiuti che ora non possono più confluire a Corigliano e quali costi saranno costretti a subire i nostri cittadini? L’ultimo punto è di carattere meramente politico: in questi nove anni di governo Vendola, con tre piani diversi di rifiuti che sono stati fallimentari, l’ultimo aveva deciso delle cose che l’ordine del giorno Blasi-Nicastro ha completamente sconfessato. Che con questa decisione sia stato fatto un contentino di carattere elettorale a Blasi e Ada Fiore?”

Il consigliere Luigi Mazzei si era già ampiamente espresso immediatamente dopo l’approvazione del consiglio sulla vicenda e ribadisce: “Nella delibera in un punto viene detto che verrà chiuso Corigliano e riconvertito e nel punto successivo si legge che entrerà in funzione dopo aver potenziato Poggiardo. Un contrasto e una confusione che comunque genererà nel Salento una nuova campagna”.

L’attuale presidente della provincia Antonio Gabellone, poi, sottolinea quanto questa decisione possa pesare sulla futura amministrazione regionale che dovrà fare capo al problema di una discarica che adesso viene meno: “Ci sono delle incongruenze dell’amministrazione Vendola che evidentemente rischiano di portare ad un disallineamento rispetto a quelli che erano i programmi di un Piano dei Rifiuti e delle sue previsioni, con un’organizzazione del territorio che garantiva per i prossimi anni un corretto e regolare smaltimento e trasformazione dei rifiuti. Se questi meccanismi si modificano è evidente che il Piano viene sconvolto. Siccome il Piano non è stato modificato e non è stato modificato il Piano di tutela delle acque, che consente a quel territorio di poter ospitare una discarica di servizio soccorso, è chiaro che è incomprensibile l’indirizzo dell’ordine del giorno così come è stato votato dalla maggioranza in consiglio regionale. Noi siamo per la tutela delle acque, del territorio e del paesaggio in maniera coerente e come abbiamo sempre fatto. È evidente che chiediamo chiarezza da parte della Regione, che si sottolinei a cosa portano queste nuove scelte e, soprattutto, vogliamo evitare che da qui a qualche mese (cioè fino all’insediamento della prossima amministrazione regionale) non si possa giungere ad una situazione di gravissima emergenza ambientale che il Salento non può tollerare. Chiediamo, quindi, chiarezza e, se ci sono esigenze di ordine tecnico per la tutela ambientale delle acque, che questo venga evidenziato perché gli ultimi studi non lo evidenziano”. Il presidente Gabellone, infine, conclude lanciando una stilettata politica: “ Se questo è il frutto di una lotta intestina all’interno del Pd e della maggioranza regionale, questo non può assolutamente sostituirsi a quelli che sono gli interessi dei cittadini che ora rischiano di subire ulteriori aggravi economici oltre alla già ingiusta, iniqua ed irresponsabile ecotassa”.