Pronostico ampiamente rispettato per il SÌ al Referendum costituzionale. È netta la volontà popolare rispetto al quesito posto, meno netta la paternità del risultato, perché tutte le forze politiche, da un versante all’altro dell’arco parlamentare si sono espresse nel tempo a sostegno del taglio del numero dei Parlamentari.
Parlamentari che passeranno da 945 (630 alla Camera e 315 al Senato) a 600 (400 alla Camera e 200 al Senato).
Il dato nazionale si sposta tra il 65 e il 68%, mentre in Puglia sembra destinato a superare nettamente il 71, con margine di vittoria fino al 75%.
Il referendum, senza dubbio, sarà utilizzato come contraltare per bilanciare, sul piatto, le oscillazioni politiche prodotte dal voto per le Regionali, dove si profila (exit pool alla mano) una rinnovata affermazione del Centrodestra nelle regioni del Nord (Liguria e Veneto) e un risultato aperto in tre regioni su quattro nel resto d’Italia.
Spazio quindi alle valutazioni, e mentre tutti attendono di conoscere il dato definitivo, noi attendiamo l’analisi del voto, quanto mai politica, come in questo caso.