Salvemini replica a Perrone:«attacco alla sinistra leccese senza distinguo»

Dopo Paolo Foresio, anche Carlo Salvemini – consigliere comunale di centrosinistra – interviene commentando le parole di Perrone: ‘scritte, petardi e bombe carta non dipendono dalla sinistra leccese’.

Non tardano ad arrivare le repliche del centrosinistra cittadino riguardo alle dichiarazioni a mezzo stampa del sindaco di Lecce, Paolo Perrone. Dopo l'invito del Capogruppo PD a Palazzo Carafa, Paolo Foresio – che invita a non inscenare 'strumentalizzazioni politiche' allineandosi sostanzialmente con l'opinione del primo cittadino, secondo cui manifestare non significa praticare del vandalismo o gettare bombe carta – giunge anche quella del consigliere comunale di 'Lecce Bene Comune', Carlo Salvemini

Secondo Salvemini, Il Sindaco Perrone oggi avrebbe attaccato a testa bassa, senza distinguo e precisazioni, la sinistra leccese; invitandola, tra le altre cose, a "fare pubblicamente ammenda" per aver consentito le bombe carta, i petardi, le scritte sui muri ai manifestanti del Binario68, gruppo che ha sfilato ieri per le vie di Lecce.

"Intervengo per ribadire  – scrive Salvemini in una nota stampa – che si può, si deve, essere antifascisti senza imbrattare i muri o spaventare la città. Azioni che non possono essere difese. Intervengo sopratutto per difendere le migliaia di leccesi che, per il solo fatto di sentirsi e dichiararsi antifascisti e di sinistra, si vedono attaccati scompostamente dal loro Sindaco senza ragione alcuna". 

Il corteo di ieri – fa sapere Salvemini – non autorizzato a organizzato da un movimento che non riconosce autorità istituzionali e partitiche di alcun tipo e colore, è la rappresentazione di un antagonismo politico e sociale che sente la sinistra e la destra ugualmente lontane ed estranee. "Se il Sindaco fosse informato di quello che si muove nella città oltre Palazzo Carafa, avrebbe saputo che il coordinamento antifascista – guidato da ANPI era esclusivamente responsabile dell'organizzazione di un sit in sotto Porta Rudiae". 

Salvemini vuole fare chiarezza. Vuole ribadire che quello di ieri era solo un modo completamente diverso di dire 'no' a CasaPound, e "in piena sintonia con le parole di Airan Berg, coordinatore artistico di Lecce2019, che, diversamente da Perrone, non ha avuto problemi a prendere posizione contro il raduno di un movimento d'ispirazione xenofoba, razzista, violenta". Insomma, ciò che pensa il consigliere d'opposizione è chiaro. 

"Se il Sindaco si sentisse realmente rappresentante di una comunità unita nei valori di tolleranza, rispetto, solidarietà, non violenza conclude Salveminiavrebbe evitato di pronunciare parole dense di pregiudizio, grossolane, volgari col quale punta il dito su tanti suoi concittadini incolpevoli".