San Cesario di Lecce, dopo cinque ore di discussione è ancora gelo tra maggioranza e opposizione

Non serve un dibattito così lungo, in seno al Consiglio Comunale, per far tornare il sereno tra maggioranza e minoranza. Al centro delle contestazioni un presunto conflitto di interessi del vicesindaco Rollo.

“Dopo circa tre mesi di denuncia politica, il sindaco ha riconosciuto l’illegittimità della delibera, annunciando al Consiglio l’intenzione di revocare il provvedimento incriminato. Un risultato che, però, risulta, ancora, orfano della revoca di Rollo che ha violato i doveri di trasparenza ed imparzialità a cui deve ispirarsi l’azione dell’amministratore pubblico”, con queste parole, Giancarlo Ciricugno,  capogruppo del movimento Spazio Comune, commenta il Consiglio Comunale straordinario convocato nella città di San Cesario, che non è riuscito a far tornare il sereno tra maggioranza e opposizione.
 
Al centro del fuoco di fila dell’opposizione il presunto conflitto di interessi del vicesindaco  Giovanni Rollo accusato dalla minoranza di aver partecipato alla delibera con cui la Giunta ha rinunciato all’esercizio del diritto di prelazione sull’immobile adibito a delegazione in località Aria Sana ed acquistato dalla moglie di Rollo.
 
“Ma il sindaco sulla contestata delibera di Giunta – prosegue il capogruppo – non può ritenersi estraneo a responsabilità, in quanto la materia resta di competenza del Consiglio. Ho preannunciato una nota da inviare al Prefetto perché è inaccettabile che al Comune di San Cesario si operi contro la legge”
 
Ma il rappresentante del movimento di minoranza, insieme a Coppola di Futuro in corso è stato protagonista della presentazione di quattro distinte interrogazioni con cui si chiedevano spiegazioni sulla dichiarazione di conflitto di interessi asserito dal sindaco e dagli assessori Litti, Greco e Rollo, in sede di adozione del Pug.
 
“Per una questione di trasparenza delle scelte urbanistiche, abbiamo chiesto di conoscere quali interessi avessero gli interrogati che non hanno risposto, facendosi scudo con la normativa in materia di privacy”, ha concluso Ciricugno. “È  grottesca la giustificazione addotta dal sindaco a nome suo e dei taciturni assessori. Quello che risulta evidente è la coltre di mistero con cui la maggioranza tenta di coprire le scelte in materia urbanistica”.



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