Santa Croce invasa per Fitto. «Lealtà e coerenza per cambiare l’Europa»

Lecce. Raffaele Fitto, candidato nella lista di Forza Italia, per le elezioni europee del 25 maggio ha gremito lo spiazzale della Basilica di Santa Croce per gridare le proprie idee

La campagna elettorale di Raffaele Fitto ha toccato il capoluogo salentino, sua terra d'origine. "Oltre questa Europa" è il suo slogan per riuscire a dare speranza ai suoi elettori e achi,nel centrodestra, si riconosce ancora nei valori di lealtà e coerenza

Oltre quest’Europa, contro il governo di Matteo Renzi, contro i “traditori” che in un momento difficile hanno abbandonato la barca ed hanno deciso di correre per conto loro, contro il “populismo” e l’andare contro tutti e tutto di Beppe Grillo, a favore della coerenza e della lealtà del proprio leader Silvio Berlusconi, per riuscire a risollevarsi e a vincere la sfida importantissima che parte dalle Europee, che si terranno tra dieci giorni, e si conclude con il ridare un minimo di fiducia e speranza agli italiani in un momento delicatissimo.

Sono questi i punti principali toccati da Raffaele Fitto, candidato elle Europee per la lista di Forza Italia, che ha coinvolto Lecce ed il Salento nella manifestazione/comizio che si è tenuta questa sera nello spiazzale della Basilica di Santa Croce. Una piazza gremita che ha sentito il richiamo dell’ex Presidente della Regione Puglia e non è voluta mancare all’appuntamento.

Un pensiero ai due marò ancora lontani dalla loro terra d’origine, tanto per cominciare, seguito dall’esecuzione dell’Inno di Mameli. “Il mio primo pensiero, oltre al ringraziare la vostra magnifica presenza qui oggi, va a due gravi assenze che l’Italia registra in questo periodo e ormai da molto tempo, i due marò, con la speranza che si faccia di tutto per riportarli presto a casa”.

Poi, sul palco sono saliti gli “ospiti”. Prima di tutto è toccato ad un carichissimo sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che ha voluto elogiare Fitto in questa maniera: “Era facile rimanere al calduccio del Parlamento Nazionale, tu invece hai deciso di metterci la faccia, rischiando e rischiando tutto. Noi sappiamo qual è il nostro obiettivo – riferendosi al pubblico – che Raffaele Fitto deve arrivare primo di tutte le liste e che Forza Italia pugliese deve essere la prima Forza Italia. Ci stiamo giocando parecchio, ma noi siamo sicuri di farcela e per farcela dobbiamo fare quello che ha detto lui. Oggi in questa piazza siamo in tanti, ma se vogliamo arrivare a 300mila presenze non bastiamo noi, ma ognuno di noi deve andare in giro a raccontare quella storia fatta d’orgoglio, di lealtà e di coraggio di vent’anni di impegno politico”.

Subito dopo ad essere chiamato sul palco è stato il Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, che, nel ringraziare il suo “amico” Fitto per essere tornato a fare politica in maniera seria e decisa e per aver ridato speranza agli elettori del centrodestra, per averci messo entusiasmo, forza, voglia, ha detto di essere sicuro che ci sia tanta gente che ha voglia di votare Forza Italia e “crociare” Raffaele Fitto. “Grazie Raffaele perché hai creduto in un progetto, nonostante la strada fosse in salita. Perché tu hai sempre creduto nella coerenza e nella lealtà. Adesso come è nostra abitudine e tradizione, dobbiamo andare avanti con forza e lealtà anche in un momento apparentemente difficilissimo. Ma, in te abbiamo creduto tutti ed oggi siamo qui numerosissimi, lasciando i nostri impegni di lavoro per essere qui al tuo fianco e dare forza a questa gente nel credere che il Salento deve essere la prima Provincia d’Italia per Forza Italia. Tu oggi rappresenti una speranza e puoi garantire a questo Paese, al Mezzogiorno d’Italia, di poter guardare con speranza al futuro, con quello che noi oggi ci aspettiamo: una rivoluzione dal basso”.

“Questa non è una battaglia elettorale come le altre, questa è la battaglia elettorale”. Con queste parole ha esordito nel suo discorso alla gente il candidato Raffaele Fitto che poi ha continuato: “Noi in questa battaglia elettorale dobbiamo crederci con forza per diverse ragioni: per ragioni politiche, per non abbandonare la lealtà e la coerenza (slogan di questa campagna elettorale) e da qui bisogna partire”.

Arriva in maniera decisa una stoccata agli alfaniani e a coloro che hanno abbandonato Forza Italia nel momento di maggior difficoltà di Silvio Berlusconi: “È molto più facile nei momenti difficili prendere le distanze. Quando abbiamo visto in discussione la nostra prospettiva politica, io in quel momento ho valutato l’opportunità di scendere in campo per metterci la faccia sia per ridare fiato, prospettiva e possibilità al Mezzogiorno d’Italia, e sia per poter dare una continuità al progetto di centrodestra, di Forza Italia. Io nei mesi scorsi ho combattuto una battaglia all’interno del nostro partito, una battaglia nella quale ho visto tante cose che non mi sono piaciute. La selezione della classe dirigente deve partire con la legittimazione popolare dal basso, come ho fatto io, che devo dire grazie a chi mi ha fatto crescere e non gli ho voltato le spalle come hanno fatto in tanti. Sono rimasto allibito invece quando gente che ha avuto dei ruoli di grandissimo piano, senza avere mai nemmeno per sbaglio preso un voto, nei momenti di difficoltà ha abbandonato la nave, dimenticando da dove viene. La coerenza e la lealtà non sono degli optional in politica”.

Poi, Fitto, è entrato nel merito dei temi della campagna elettorale: “Tra l’idea e la poltrona, si deve scegliere l’idea anche e soprattutto quando si è in difficoltà. Noi oggi abbiamo il dovere di richiamare gli elettori di centrodestra ad esprimere un voto di coerenza e linearità e non di sentirsi disorientati da chi, dice di voler ricostruire il centrodestra e poi diventa stampella di un governo guidato dal principale esponente del centrosinistra. Bisogna guardare ai contenuti di questa campagna elettorale. Io ho scelto uno slogan: ‘Oltre questa Europa’. La parola Europa ha diversi significati. Non ha senso protestare e basta ed andare contro questa Europa. Ha senso, invece, impegnarsi per andare a cambiare questa Europa, per andare a modificare profondamente delle scelte che ci appaiano lontane tanto da farci ritenere inutile la partecipazione al voto. Ed invece in Europa vengono prese delle scelte che sono fondamentali per il nostro futuro che ci portano in situazioni drammatiche dal punto di vista economico e sociale, di fronte alle quali il nostro Paese è il Mezzogiorno d’Europa. E che ricetta diamo noi? Gridiamo contro tutti, insultiamo tutti? No, amici la soluzione non è questa, la soluzione è un cammino riformista che ci porti ad un cambiamento e a ritrovare la speranza”.