Operazione “Ghost wine”, danno enorme per gli imprenditori onesti. Sergio Blasi: “La Regione li aiuti”

Secondo il consigliere regionale del Pd la Regione dovrebbe costituirsi parte civile nell’eventuale processo e aiutare gli imprenditori onesti, promuovendo l’assoluta qualità dei vini pugliesi

Non poteva che catturare l’attenzione di tutti i media italiani, l’operazione “Ghost wine” che ha permesso di scoprire “formule” e “ricette” utilizzate da tre gruppi criminali per creare dal vino scadente o quasi diventato aceto un prodotto di qualità, o meglio spacciato come se fosse tale. Perché di buono e genuino non aveva nulla. Un giro d’affari di milioni di euro, possibile anche grazie alla complicità di un funzionario ‘infedele’, pronto a spifferare ai suoi “amici” informazioni utili sui controlli.

Un colpo al cuore per il settore vitivinicolo pugliese e salentino che in questi anni è riuscito a conquistare un suo spazio nel mercato. Anche il Comandante dei Carabinieri Nas, il Generale Adelmo Lusi, durante la conferenza stampa voluta per illustrare i dettagli del blitz che ha portato all’arresto di 11 persone [sei in carcere e cinque ai domiciliari], e al sequestro di quattro aziende, ha parlato di un danno incalcolabile per i produttori di vino onesti che rispettano le rigide norme.

Blasi: ‘la Regione dovrebbe aiutare gli imprenditori onesti’

Per questo, Sergio Blasi, Consigliere regionale Pd in Puglia, ha promesso che si attiverà fin da subito affinché la Regione Puglia si costituisca parte civile nell’eventuale processo che si celebrerà a seguito delle indagini. «Credo sia un dovere al quale un’istituzione non possa sottrarsi», ha dichiarato.

«La vicenda del vino edulcorato venduto come biologico o doc rappresenta un colpo durissimo per l’immagine e la credibilità commerciale del settore vitivinicolo pugliese. Ma soprattutto – si legge –  è uno schiaffo a tutti gli imprenditori che da decenni investono risorse e competenze per rendere i nostri vini (un tempo vini da taglio destinati al nord), dei pezzi pregiati nei mercati nazionali e internazionali. Grazie anche al lavoro di queste persone e di queste aziende oggi il vino rappresenta un pezzo importante dell’identità agroalimentare e dell’economia pugliese. Un tesoro che credo debba essere assolutamente tutelato» ha dichiarato il Consigliere Blasi.

Da qui, come detto, l’impegno affinché la Regione si costituisca parte civile, per tutti quegli imprenditori del comparto, onesti e coscienziosi, che da oggi dovranno faticare ancora di più per superare eventuali contraccolpi d’immagine. E anche per tamponare questo danno, secondo Blasi, l’Ente di via Capruzzi dovrebbe impegnarsi per promuovere e comunicare la qualità dei vini pugliesi: «il minimo sindacale per difendere anni e anni di investimenti, anni e anni di lavoro, anni e anni di onestà ed emancipazione commerciale.



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