
A venti giorni dalle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale, gli scossoni della politica si abbattono sul Comune di Gallipoli, provocando le dimissioni del primo cittadino, Francesco Errico che di buon’ora le ha depositate contro ogni previsione, facendo saltare il governo della “Cittabella” che, malgrado qualche sussulto, sembrava destinato a durare per l’intera legislatura.
Eletto nel turno di ballottaggio del 20 e 21 maggio 2012, il sindaco Errico aveva sbaragliato il competitor del centrodestra Toti Di Mattina, con quasi il 67% dei voti, mettendosi a capo di una coalizione formata dall’Udc, dal Partito Democratico e da tre liste civiche: “Francesco Errico sindaco”, “Gallipoli è tua – Fli-Dc”, e “Volta la Carta”. La vittoria di Errico, tre anni fa, aveva fatto rumore in riva allo Ionio proprio per la sua considerevole attestazione contro il centrodestra guidato in città dal senatore Vincenzo Barba.
L’aria di tempesta, però, si è abbattuta negli ultimi giorni per vari motivi che, però, a detta di qualcuno, si sarebbero potuti superare se il ciclone delle elezioni regionali, con i suoi accordi e con i suoi nuovi equilibri, non si fosse abbattuto sull’amministrazione cittadina. Errico non ha retto al muro contro muro interno ed ha depositato le sue dimissioni. Adesso avrà un congruo numero di giorni per ripensarci e tornare indietro suoi passi ricompattando la maggioranza; oppure, visti i tempi, consegnare le chiavi di Palazzo Balsamo ad una Commissario prefettizio ed attendere il prossimo giro elettorale.
Raggiunto al telefono da noi il senatore Vincenzo Barba, tira fuori la grinta dei giorni migliori e parte in quarta: “Speriamo che il sindaco non ci ripensi, per il bene di Gallipoli che non merita un’Amministrazione che in questi anni ha soltanto traccheggiato. Per rispettare la volontà popolare che aveva scelto Errico sono stato in silenzio per tre anni, ma adesso non posso nascondere la necessità di mettere in campo tutta la mia passione per contribuire a trovare un nuovo nocchiero”.