“Area desalvinizzata”, al circolo di Sinistra Unita di Copertino scatta il sopralluogo dei Carabinieri

Le forze dell’ordine si giustificano: “normale controllo del territorio”. Intanto Nicola Fratoianni annuncia un’interrogazione parlamentare per illuminare le zone d’ombra della vicenda.

Da locandine con il logo della Lega inserito in un divieto e la scritta “area desalvinizzata“, al sopralluogo dei carabinieri. Accade a Copertino, dove nella mattinata di ieri gli agenti della compagnia locale hanno bussato alle porte della sezione cittadina di Sinistra Unita, un circolo che raduna diverse realtà politiche d’orientamento progressista, per chiedere conto delle locandine appese sulle vetrate e nell’area antistante.

Il controllo, stando alle dichiarazioni fornite dalla compagnia dei carabinieri, sarebbe scattato a seguito di una segnalazione di un cittadino e non sarebbe frutto di ordini impartiti dall’alto, come invece obietta il rappresentante di Rifondazione Comunista Marcello Dell’Anna, contrariato per un’azione percepita come censura.

“Abbiamo preso questa visita con rabbia. Hanno voluto sapere come era strutturata la sezione e il perché del manifesto. Così ho chiesto se si trattasse di un interrogatorio e loro si sono subito affrettati a dire di no, ma che erano arrivati gli ordini dall’alto. Non si può arrivare ad azzittire una goliardata satirica, intimorendoci”.

Nicola Frantoianni

I carabinieri avrebbero, poi, fotografato le locandine, chiesto i nomi dei responsabili della sezione in aggiunta a una copia del manifesto, affermazioni – eccezion fatta per le foto- non confermate dalla compagnia locale che per bocca del tenente Salvatore Giannuzzi si affretta a bollare la visita come routinaria, affermando che si sia trattato solo di “un normale controllo del territorio”.

Intanto, dai profili social, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni annuncia un’interrogazione parlamentare per illuminare le zone d’ombra della vicenda. “In questo Paese può succedere che in una sede di partito venga affisso un manifesto con su scritto “Zona Desalvinizzata” ed ecco arrivare le forze dell’ordine. Questa vicenda assume dei tratti paradossali e anche un po’ preoccupanti. Vorremmo capire ad esempio quale possibile reato sia stato consumato. Per questo presenterò un’interrogazione parlamentare al governo, perché vogliamo vederci chiaro”.

E conclude alludendo a una connessione tra l’episodio di Copertino e gli innumerevoli casi di rimozione di striscioni polemici col leader del Carroccio operati dalle forze dell’ordine: “Evidentemente la solerzia che ha contraddistinto parecchi funzionari pubblici nel togliere gli striscioni dai terrazzi nei mesi scorsi ha avuto un ritorno di fiamma ma fuori tempo massimo”.