Squinzano, chiusura del centro per disabili:’Grave decisione per famiglie e lavoratori’

La denuncia della Funzione Pubblica Cgil sulla chiusura del centro riabilitativo per disabili. Gravissima decisione per le famiglie degli utenti e per i lavoratori. Necessario un decisivo intervento di tutti gli Organi Istituzionali coinvolti.

Ancora una volta si viene a conoscenza d’una grave situazione di disagio nel settore dei servizi sociali, con tanto di serissime conseguenze verso chi ci lavora, nonché sugli utenti, fruitori finali. Parliamo della chiusura, avvenuta a Squinzano, del Centro Diurno educativo e riabilitativo per DisabiliOttavo Giorno”, attivato nel 2012 in una struttura comunale data in comodato d’uso all’Organizzazione di volontariato “Agape” di Cavallino e poi da questi affidato in gestione alla Cooperativa “Superabile”.

Prima ancora che tale realtà venisse interrotta, gli operatori – che dall’inizio dell’attività lavoravano in quel Centro e avevano ormai stabilito un rapporto di fiducia con i ragazzi utenti e le loro famiglie – sono stati licenziati al termine di una lunga trattativa finalizzata ad ottenere il pagamento dei propri stipendi. Pagamento peraltro non ancora completato ed effettuato parzialmente solo a seguito del nostro intervento lo scorso maggio.

La Funzione Pubblica CGIL, attraverso una nota stampa pervenutaci in redazione da parte del segretario generale,  Fiorella Fischetti, comunica di aver avviato “tutte le azioni necessarie per la salvaguardia dei posti di lavoro e per il recupero degli stipendi degli operatori, privati per ora del loro posto di lavoro”. Il Sindacato di categoria esprime, però, forte preoccupazione e netta contrarietà sulle modalità con cui si è giunti a una tale decisione: “Dietro ad ognuno di quei “posti” tagliati c'è un lavoratore e la sua famiglia, con la incerta prospettiva di un futuro lavorativo e di una difficile ricollocazione”.

Sulle prospettive di una rapida riapertura del Centro e di riassunzione di tutti gli operatori che nello stesso hanno finora lavorato, la FP CGIL sollecita con forza un decisivo intervento di tutti gli Organi Istituzionali coinvolti (Comune, ASL, Ambito Territoriale di Zona). “Al momento è stato cancellato un servizio insieme ai disabili che lo frequentavano e agli operatori che li assistevano. Prolungare questo stato di disagio non può essere accettabile – conclude la sigla sindacale – senza colpire la dignità e i diritti di cittadini tanto dei lavoratori, che degli utenti e delle loro famiglie. Attendiamo risposte”.



In questo articolo: