
La scelta di Pippi Mellone di togliere le “odiatissime” strisce blu è stata accolta con favore dai cittadini di Nardò (e non solo). Il Sindaco aveva descritto il servizio di parcheggio con sosta a pagamento con parole poco lusinghiere «è stato messo in piedi in modo superficiale – aveva dichiarato in una nota – oltre ad essere vessatorio per le tasche dei cittadini e inutile ai fini di assicurare una regolare gestione della sosta e quindi una maggiore sicurezza stradale. La voce fuori dal coro ci deve essere sempre e questa volta arriva da Lorenzo Siciliano, consigliere comunale del Partito Democratico che accende i riflettori sull’altra faccia della medaglia «Vorrei ricordare a chi sta festeggiando per questo "traguardo" che dietro quello stop ci sono sei persone (con annesse famiglie) che hanno perso un lavoro e saranno condannati alla disoccupazione fino a data da destinarsi» scrive sottolineando come “La demagogia ed il populismo” stanno producendo effetti devastanti.
Insomma, per Siciliano non è giusto che certe scelte si ripercuotano sulla pelle delle persone: «Presumo – continua – che qualche buontempone, che aveva deciso di dare il proprio voto per questa promessa elettorale che gli consente di non pagare più quei tanto odiati 50 centesimi di parcheggio, sia pienamente soddisfatto».
Eppure per Mellone era giusto eliminare il servizio della sosta a pagamento che, così come è stato pensato e realizzato, giudica assolutamente inadeguato per una città come Nardò sia per il numero degli stalli, sia per il costo eccessivo della sosta nelle marine.
Siciliano però non ci sta e annuncia che, nella prima seduta utile della commissione viabilità, di cui è componente, chiederà all’amministrazione di prendere atto di come sia impensabile eliminare le strisce blu: “Se la ditta che ha gestito fino ad oggi il servizio è risultata inadempiente per diversi aspetti – continua il consigliere comunale del PD – si pensi, piuttosto, ad affidare il servizio ad una cooperativa locale attraverso un bando pubblico e non a gioirne perché queste inadempienze hanno servito su un piatto di argento la possibilità dell'eliminazione del servizio di parcheggi a pagamento».