La definiscono “ingiusta ed arbitraria, nonché priva di fondamento giuridico e di fatto, una tassa che danneggia le imprese”. E così Laica Lecce, PMI Italia Lecce e FAI Conftrasporto Lecce – associazioni rispettivamente rappresentate stamattina, durante una conferenza stampa, da Roberto Fatano, Roberto Leopizzi e Federico Brunetta – hanno presentato ricorso al TAR del capoluogo salentino contro la delibera numero 59 del consiglio comunale del 6 giugno, avente come oggetto le tariffe TARI 2016.
“Una delibera che – aggiunge Fatano – non tenendo conto delle singole attività, ha spostato la tassazione dai cittadini alle imprese per un discorso puramente elettorale”. “Noi smaltiamo da soli il rifiuto”, prosegue. “Da operatore ed amministratore di un’azienda, posso dire che non c’è prelievo di rifiuti, nonostante il pagamento di una cartella esattoriale. La raccolta dei rifiuti non avviene presso l’area industriale”.
Leopizzi, inoltre, ripercorre la vicenda relativa all’attribuzione della tassa sui rifiuti tra uso domestico e uso non domestico. L’Amministrazione possiede in tal senso un certa discrezionalità, ma sempre in relazione ad una norma precisa. “La decisione scellerata, invece, divide il costo con una percentuale di 50% ciascuno senza tenere conto delle tabelle ministeriali. Si tratta di un danno finanziario recato a tutto il popolo della Partite IVA di circa 15 milioni di euro”.
Nel dettaglio, per l’anno 2016, la ripartizione dei costi è pari a 23 milioni e 950mila euro.
“Qui non c’è spazio – prosegue Leopizzi – per i giochi di autonomia impositiva. Le aziende stanno morendo giorno dopo giorno. Chiunque intenda portare nocumento alle aziende sappia che procederemo con tutte le azioni possibili atte a tutelare i nostri imprenditori associati”.