Teresa Bellanova attacca Michele Emiliano, sarà lei la candidata di Italia Viva in Puglia?

Sarà Teresa Bellanova la candidata di Italia Vita, Azione di Carlo Calenda e +Europa in Puglia? Le voci di corridoio non sono state smentite e dopo il duro attacco ad Emiliano dal palco dell’Assemblea nazionale sembrano meno ‘infondate’

Lo “sgambetto” ad Enrico Letta accompagnato dal famoso «Stai sereno» e il dietro-front parziale dopo il referendum costituzionale hanno fatto di Matteo Renzi un cattivo esempio di coerenza, ma il leader di Italia-Viva questa volta sembra intenzionato a mantenere la parola data. L’ex premier e segretario del Partito Democratico non ha mai nascosto la sua lontananza da Michele Emiliano.

Un rapporto teso, anzi una vera e propria rottura con il Governatore, pronto a ricandidarsi alle elezioni regionali che si svolgeranno in Puglia a primavera, se è vero – come sembra – che Italia Viva correrà da sola. Le parole pronunciate da Teresa Bellanova durante l’assemblea nazionale cancellano ogni possibile accordo. Ci è andata giù duro la ministra delle politiche agricole e forestali durante il suo, applaudito, intervento.

Accuse su rifiuti, agricoltura e sanità

«Al sud – ha dichiarato – serve un cambio di classe dirigente. Quando diciamo no a Emiliano non ne facciamo una questione personale, facciamo una valutazione politica. Quando diciamo no a Emiliano diciamo no al trasformismo, no alla demagogia, no al peggiore notabilato meridionale». Non è stato l’unico attacco della sindacalista salentina: «Quando diciamo no a Emiliano parliamo della sanità. Sui rifiuti bisogna avere il fisico di assumere le responsabilità. Quando diciamo no a Emiliano parliamo di agricoltura, parliamo dei 142 milioni rimasti nelle casse della Regione».

«Una domanda in pubblica piazza. Cari amici del Pd – incalza la Ministra renziana – volete sostenere il buongoverno di Bonaccini che le risorse le ha consumate o volete stare con la concezione proprietaria di Emiliano? Noi contrapponiamo a Emiliano un impianto riformista perché il Mezzogiorno ha bisogno del riformismo, perché cosi non può continuare a vivere».

Ma quale sarebbe l’alternativa proposta da Italia Vita, Azione di Carlo Calenda e +Europa? Voci di corridoio, come detto, parlano di un impegno in prima persona della Ministra, pronta a candidarsi. Voci, almeno per il momento. Certo è che serve un nome perché è inutile sperare in un passo indietro di Emiliano che ha superato lo scoglio delle primarie dem, vincendole.

C’è chi dice che le prossime ore saranno decisive, ma i malumori serpeggiano. E il timore di ‘consegnare la regione nelle mani di Salvini’ è grande, come ha accusato Fabrizio Ferrante, componente della direzione nazionale dem e presidente del consiglio comunale di Trani.

«Cara Teresa – scrive su Fb – quando ti chiedevamo di candidarti alle primarie per dare una possibile alternativa al centrosinistra ti sei data latitante, ora dici che non è una questione personale (ma di fatto lo è) e si corre il rischio di perdere con un’altra candidatura. Non si fa politica così, che male abbiamo fatto per subire questo? Perché ci vuoi esporre al rischio di far vincere Salvini in Puglia? Quello stesso Salvini che dici di combattere a Roma lo vuoi agevolare proprio nella tua terra?».