Tragedia di Torre Chianca, Salvemini spegne le polemiche: “non è compito del Comune avviare il servizio del 118, ma della Asl”

Dopo la tragedia di Torre Chianca, con tanto di polemiche per il presidio del 118 non ancora attivo, il primo Cittadino Carlo Salvemini ha voluto precisare che non è competenza del Comune avviare il servizio.

«Una tragedia che si poteva evitare?» È questa la domanda, a cui è impossibile rispondere, all’indomani del dramma che si è consumato su una spiaggia di Torre Chianca, dove un pensionato 66enne ha perso la vita nonostante i disperati tentativi per rianimarlo. Quando l’ambulanza ha raggiunto il tratto della marina di Lecce, per l’uomo non c’era più nulla da fare.

Cosa sarebbe accaduto se ci fosse stato il presidio 118, non ancora attivo, è impossibile dirlo. Certo è che Daniele Biasco, presidente della Associazione Marina di Torre Chianca, che aveva manifestato i suoi timori per quest’assenza all’inizio della stagione, non ha potuto fare a meno di sottolineare, ancora, l’importanza del servizio di assistenza sanitaria, visto che pochi minuti possono fare la differenza tra la vita e la morte in caso di eventi gravi come un infarto.

«Non lo facciamo per scatenare polemiche e siamo addolorati per l’accaduto e per una vita che si poteva salvare – si legge in un post condiviso sulla pagina Facebook dell’Associazione – Giorni fa abbiamo protocollato una pec indirizzata al Sindaco per chiedere l’immediata apertura di una postazione del 118 nella Marina. Credevamo di poter anticipare il destino ed evitare questa tragedia. Condoglianze alla famiglia».

A stretto giro, è arrivata la replica del sindaco Carlo Salvemini che “per chiarezza nei confronti dei cittadini” sottolinea che «non è responsabilità del Comune, del sindaco o di un assessore comunale istituire, mettere a gara e avviare il servizio del 118, ma delle Asl.

«Quella leccese – si legge – si è mossa a tal proposito già nel marzo scorso, invitando con procedura pubblica le associazioni che effettuano servizi di emergenza a candidarsi alla gestione di 11 presidi sanitari sulla costa salentina». «Ad oggi – continua il primo cittadino del capoluogo barocco –  per motivi dei quali non entro nel merito in questa nota, che attengono alla dialettica in corso tra Asl e associazioni di volontariato, il servizio non risulta ancora avviato a Torre Chianca, San Cataldo ed altre sei località marine del Salento».

Insomma, secondo Salvemini, Biasco avrebbe omesso una informazione fondamentale, «non si capisce se per ignoranza o per altro». E tanto basta per respingere «con fermezza e con una certa indignazione, ogni tentativo di utilizzare mediaticamente a mio danno e a danno della mia amministrazione la tragedia verificatasi a Torre Chianca, per la quale mi sento di esprimere alla famiglia del defunto le mie sentite condoglianze»

«In quanto sindaco – ha concluso Salvemini – seguo con estrema attenzione e interesse la vicenda, perché riguarda l’offerta di un servizio sanitario fondamentale, e non posso che incoraggiarne vivamente la risoluzione».



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