La salentina Veronica Giannone espulsa dal M5S, la solidarietà di Minerva: “In questi mesi ho apprezzato il suo lavoro”

Il numero uno di “Palazzo dei Celestini” critica il provvedimento assunto dal movimento di Beppe Grillo. “Il pluralismo interno è il valore aggiunto”.

“Il pluralismo interno è il valore aggiunto del mio partito, il Partito Democratico.

Ed è proprio questo che mi spinge a esprimere la mia solidarietà all’on. Veronica Giannone, deputata salentina espulsa dal Movimento 5 Stelle per il sol fatto di aver votato – relativamente agli ultimi provvedimenti – seguendo non la semplice logica elettorale, ma ispirandosi ai valori della nostra terra e alla sua tutela”, con queste parole il Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, esprime piena solidarietà a Veronica Giannone, deputato salentino, espulso dal Movimento Cinque Stelle.

Insieme a lei non farà più parte del partito di Beppe Grillo anche Veronica Vizzini. L’annuncio del provvedimento, come consuetudine, sul Blog Delle Stelle: “Veronica Giannone e Gloria Vizzini sono state espulse dal gruppo parlamentare del M5S alla Camera dei Deputati. Questa decisione è stata presa a seguito delle segnalazioni delle ripetute violazioni dello Statuto e del Codice Etico del M5S e dello Statuto del Gruppo alla Camera”.

Tra le motivazioni addotte, sempre da quanto è apparso sullo schermo dei computer: “Gravissime le assenze alle votazioni finali di vari provvedimenti fondamentali, condivisi e sostenuti dal gruppo” e “le votazioni in difformità di numerosi emendamenti contrari alla linea politica del Movimento”.

“Pur partendo da posizioni diverse, ho potuto apprezzare in questi mesi il lavoro dell’on. Giannone”, prosegue il numero uno di “Palazzo dei Celestini”.

“Appartengo ancora alla generazione che vuole cambiare il mondo anche se il mondo non vuol essere cambiato.

Ecco perché – conclude Minerva – non posso concepire che qualcuno venga ‘emarginato’ per il sol fatto di lottare per le proprie idee e per la propria terra”.



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