Violenza in Stazione, Salvemini: “Non tutti i problemi possono essere attribuiti ai migranti”.

Il Sindaco Carlo Salvemini, in un lungo post su facebook, ha invitato tutti i cittadini a collaborare per rendere Lecce una città più tranquilla. E per raggiungere questo obiettivo bisogna mettere da parte i pregiudizi.

«Dopo l’ultimo episodio violento avvenuto davanti alla stazione ferroviaria in tanti manifestate preoccupazione, rabbia, insofferenza e invocate interventi per garantire tranquillità, sicurezza e decoro. Mi sento di ribadirvi che condivido il vostro stato d’animo. Abbiamo tutti diritto di vivere “liberi dalla paura” nelle nostre città e spetta anche al sindaco adoperarsi perché questo accada». Sono queste le parole con cui il primo cittadino Carlo Salvemini ha voluto commentare l’ultima violenza andata in scena in un quartiere che, residenti e non solo, considerano poco tranquillo, se non addirittura pericoloso.

Non è la prima volta che le strade che si affacciano sulla stazione del capoluogo barocco conquistano le prime pagine dei giornali locali per le scazzottate, per le lucciole che spuntano ogni volta che tramonta il sole o per il degrado in generale. Secondo Salvemini, molto è stato fatto – dal Patto per la sicurezza urbana sottoscritto in Prefettura o il servizio di polizia di prossimità con lo scopo di garantire una presenza quotidiana di agenti per strada – e molto resta da fare.

«Non è quanto avrei voluto – si legge nel post – ma è ciò che oggi le nostre risorse umane ci consentono: 120 agenti preposti al controllo di un comune di 100mila abitanti che si estende per 238 chilometri quadrati con vocazione turistica sono pochi». Per questo chiederà che venga convocato un Comitato per l’Ordine e la sicurezza per fare il punto sulla situazione.

Non tutti i problemi si possono attribuire agli stranieri

Il lungo post non termina con l’impegno di Salvemini per garantire presto “risultati più visibili”. Con le sue parole, il primo cittadino ha cercato di far notare ai concittadini che la stazione non è l’unico problema della città. E che non tutti i problemi si possono attribuire agli stranieri.

«Ogni giorno – si legge – ricevo segnalazioni di intervento da parte di cittadini singoli e organizzati che denunciano reati commessi nel proprio quartiere: prostituzione di strada, piazze di spaccio, parcheggiatori abusivi, bivacco molesto, deturpazione dello spazio pubblico, attentati incendiari, occupazioni abusive di alloggi popolari.  Essi attraversano la città senza distinzione e non possono essere attribuiti esclusivamente a migranti, come molti tentano di fare. Per questa ragione vi esorto a non incorrere in semplificazioni pericolose che indicano nello straniero la responsabilità di una percezione di insicurezza: non per l’evocazione di un solidarismo umanitario (pur nobile), ma a difesa di una verità che se cancellata determina lacerazione profonde del nostro vincolo comunitario».

«Oggi Lecce non è prigioniera della delinquenza dei migranti. Oggi Lecce deve fare i conti anche con episodi di delinquenza di migranti (oltre a quella degli italiani, leccesi e non). Ai quali non vanno accordati sconti o trattamenti privilegiati: quando si commettono reati non c’è differenza di passaporto».

Insomma, per Salvemini bisogna lavorare tutti insieme per rendere la città più tranquilla. E per raggiungere questo obiettivo bisogna mettere da parte i pregiudizi. «Insieme ce la faremo», conclude.

Pala: “Polizia di quartiere anche di notte, subito”

Secondo il consigliere di minoranza Giorgio Pala è arrivato il momento di dire basta. «Non voglio essere populista, non ne farò una questione razziale (i delinquenti possono essere bianchi neri gialli o arancioni, sempre di delinquenti si tratta), non farò un attacco politico (non è colpa di questo sindaco, né del precedente o del precedente ancora). Non mi interessano i colpevoli – si legge nella nota – ma le soluzioni concrete ed immediate».

La soluzione, per il Presidente della X Commissione Controllo è quella di estendere alle ore notturne l’orario dei Poliziotti di Quartiere, perché è proprio in tali orari che si perpetrano le peggiori azioni criminali.

«Sindaco Salvemini, Assessore Signore, Comandante Zacheo: accogliete la mia proposta, fatelo per i tanti residenti che hanno paura nel tornare a casa la sera, fatelo per una città che ora più che mai ha bisogno di sentirsi di nuovo “sicura”».

De Benedetto: “Basta buonismo e ipocrisie”

Anche per la consigliera d’opposizione Federica De Benedetto bisogna affrontare il problema di sicurezza in citta con urgenza, testualmente «senza buonismo e ipocrisie».

«Chiedo formalmente al Sindaco, le cui funzioni sono disciplinate dall’art 54 del dlgs 267/2000, di intervenire immediatamente all’emanazione di misure d’urgenza in tema di Ordine pubblico e Sicurezza» si legge sulla sua pagina facebook.

Mario Spagnolo, segretario cittadino della Lega non ha dubbi “per risolvere il problema di una immigrazione incontrollata in città che rischia di minare la sicurezza civica non dobbiamo aspettarci nulla da questa amministrazione comunale. Lo dimostrano le parole del sindaco Salvemini. Sono certo che, finalmente, con il decreto di Matteo Salvini e del Governo cambieranno molte cose e finirà la pacchia per gli extracomunitari che delinquono”.

Capoccia: “La giunta Salvemini si dichiara impotente”

Solo qualche giorno fa Giancarlo Capoccia, di Sentire civico, aveva proposto al sindaco di Lecce di convocare una tavola rotonda aperta a tutti per discutere sulla sicurezza in piazzale stazione e cercare delle soluzioni condivise. “La giunta Salvemini, per tutta risposta, si dimostrò totalmente insensibile al nostro invito come se quanto sostenuto fosse frutto di un tentativo di strumentalizzazione del problema anziché di un reale interesse nei confronti della città”. La cittadinanza, secondo Capoccia, merita qualcosa in più.

Pulli (Sap): “Servono più risorse umane, le istituzioni si adoperino”

«Lecce è diventata una zona franca – ha dichiarato Francesco Pulli, Segretario Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – servono più risorse umane per il controllo del territorio, sia nella città che in provincia. A livello locale abbiamo più volte sensibilizzato Prefetto, Questore, istituzioni e forze politiche di ogni schieramento»

«La stazione ferroviaria di Lecce – prosegue Pulli – è diventata quasi impraticabile. Anche il personale di Polizia Ferroviaria andrebbe implementato. Inoltre vi è anche il problema dello stabile presso cui ha sede la Questura, che versa in condizioni pietose. Il personale – conclude –  ha bisogno di una sede adeguata, e il nostro appello alle istituzioni è che si adoperino quanto prima per individuarne uno idoneo».

Luca Russo, Movimento in Libertà “Le nostre segnalazioni inascoltate rendono complice questa Amministrazione”

«Da tempo chiediamo interventi veramente drastici come “lo stop alla vendita di alcolici nelle zone più a rischio ma dal Sindaco e dalla sua giunta non vi è alcuna intenzione di ascoltare le richieste che gli arrivano. Come al solito, avete voluto aspettare un gesto così estremo per accorgevi che la situazione è drastica?».



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