‘Vogliamo diventare agenti di serie A’, l’Osapp urla in piazza l’abbandono del sistema penitenziario

Protesta in Piazza Sant’Oronzo da parte degli agenti di Polizia Penitenziaria aderenti alla sigla sindacale dell’OSAPP:’Si lavora in condizioni di estremo disagio, con mezzi obsoleti e carenza nell’organico. Presentiamo un documento al Prefetto, illustrandogli le problematiche’

Troppe incongruenze nei confronti di chi è adibito a proteggere i cittadini, garantendo loro serenità e rispetto delle istituzioni. Già, le istituzioni. Quelle da cui, spesso, mancano segnali di vicinanza alle autorità che operano sul territorio, fronteggiando insufficienze strutturali al limite dell’incredibile. Tra queste, rientra a pieno titolo la Polizia Penitenziaria, costretta ogni giorno a combattere contro le scarse condizioni di sicurezza che coinvolgono, oltre gli utenti finali del servizio, anche lo stesso personale operante. A soffrire maggiormente tale ristrettezza è proprio il territorio pugliese, cui l’indice di criminalità causa gravi disagi alla popolazione. Se poi ci aggiungiamo carenza negli organici, mancato pagamento dei servizi di missione e sovraffollamento delle carceri, allora il quadro appare piuttosto preoccupante. A gridarlo ad alta voce stamattina, in piazza Sant’Oronzo, c’erano proprio i componenti dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), delusi e, soprattutto, esausti.

«La Puglia è una regione ad alto rischio – ha riferito Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto dell’Osapp, a Leccenews24.it – dopo l’evasione avvenuto lo scorso 6 novembre, abbiamo chiesto all’amministrazione di attivare delle procedure a favore dei colleghi vittime del detenuto Perrone, ergastolano, ancora latitante. E ci hanno risposto “per il momento, no”. Siamo stanchi di ricevere questo tipo di angherie psicologiche. Il Ministro è assente per quanto concerne le problematiche che attanagliano la Polizia Penitenziaria. Corpo che merita ben altro ruolo». Eppure, criticità non finiscono qui. «Si lavora in condizioni di estremo disagio – prosegue – con mezzi obsoleti nella forma e nella sostanza. Mancanza di fondi, di strumenti, uomini, di formazione. Insomma, di tutto. Vige un assenteismo generale». Infine, conclude:« La Regione Puglia dovrebbe essere commissariata perché esistono precise responsabilità, tanto che noi come OSAPP, stamattina, presenteremo un documento al Prefetto di Lecce affinché si faccia portavoce presso il Governo, in particolare per gli istituti di Lecce, Taranto e Foggia».

A rincarare la dose c’era Ruggiero D’Amato, segretario provinciale Osapp, anch’egli intervistato dalla nostra redazione:«Vogliamo denunciare lo stato d’abbandono da parte del provveditorato responsabile della Regione Puglia. Non ha dato un segno indelebile per quanto riguarda il tragico evento del 6 novembre, in cui due colleghi sono rimasti feriti da colpi di pistola, abbandonati completamente a loro stessi. Nessuno è andato a trovarli, tranne chi porta l’uniforme. Chiediamo attenzione maggiore per la sicurezza, un valore appartenente a tutti. Non riusciamo più a garantirla pubblicamente! Giriamo con mezzi senza revisione, mezzi frenanti o di condizionamento. In pratica, fuori legge. Allora, all’amministrazione chiediamo anzitutto di rientrare noi nella legge, quella che dobbiamo garantire, sebbene non siamo messi nelle condizioni adaatte. Vogliamo andare via da questo Ministero e diventare un Corpo di Polizia da “Serie A”».

Po l’annuncio:«Se entro fine Gennaio non arrivano correttivi, è brutto di dirlo, ma mi metterò a fare lo sciopero della fame».



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