‘A me gli occhi’, visita oculistica per 13mila bambini salentini per la diagnosi precoce dell’occhio pigro

13.500 bambini salentini saranno sottoposti ad un vero e proprio screening pediatrico per correggere le anomalie visive. Il progetto è gestito dal Centro di riabilitazione visiva e ipovisione della Asl di Lecce e si chiama Amgo.

Amgo, letteralmente «a me gli occhi»: è questo il titolo del progetto gestito dal “Centro di riabilitazione visiva e ipovisione” della Asl di Lecce in partenariato con l’Istituto per ciechi “Cavazza” di Bologna che sottoporrà, tredicimila e cinquecento bambini, tutti di età compresa dai 4 ai 5 anni, ad una visita oculistica per la diagnosi precoce dell’ambliopia, comunemente conosciuta come  "occhio pigro". Un vero e proprio screening pediatrico, per correggere le anomalie visive.
 
Come fa sapere l’Associazione Salute Salento, il fatto di non aver inserito quest’esame tra quelli obbligatori fa sì che il 35% dei bambini che frequentano oggi la scuola portano gli occhiali da vista e manifestano difficoltà nell’apprendimento tra i banchi. Anche nel Salento, tant’è che, dati alla mano, in cinque anni le prestazioni per la riabilitazione visiva nel territorio della Asl di Lecce sono passate da 732 del 2010 a 1.734 del 2014. Con un aumento del 137%.
 
L’ occhio pigro è una patologia che interessa il 4% della popolazione mondiale e consiste in una riduzione più o meno marcata della capacità visiva di un occhio (accade più raramente che interessi entrambi). Dipende da un’alterata trasmissione del segnale nervoso tra occhi e cervello e può essere trattata con successo solo nei primi 6 anni di vita, quando il sistema visivo è ancora plastico. Per questo è fondamentale che venga diagnosticata precocemente. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, è possibile intervenire in tempo per curare l’ambliopia, così come lo strabismo e altri importanti difetti della vista.
 
La patologia non dà segni e i genitori non se ne accorgono quasi mai perché interessa solo un occhio.
 
Responsabili del progetto Amgo (approvato nei giorni scorsi dal direttore generale della Asl Silvana Melli) l’ oculista Maria Rosaria Franco e la sociologa  Francesca Carluccio del “Centro di riabilitazione visiva e ipovisione” istituito dalla Asl a marzo del 2015 in convenzione con l’Istituto per ciechi “Antonacci” di Lecce.



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