Intervento in diretta al V. Fazzi. Accrescono gli elogi nel panorama chirurgico salentino

Al Fazzi un intervento di esportazione di un tumore al polmone viene eseguito in diretta da altri chirurghi per apprenderne le tecniche. Parliamo del corso organizzato dal dott. Di Renzo, primario di chirurgia toracica, che si terrà nei giorni dal 4 al 5 novembre presso il Dream.

Il panorama chirurgico nel Salento rimane una forte punto di riferimento, elogiato a livello nazionale e internazionale. A fronte di tale riconoscimento, infatti nei giorni dal 4 al 5 novembre sarà effettuato un intervento in diretta dell’asportazione di un tumore, come ci segnala l’associazione Salute Salento, seguito da alcuni chirurghi.

Al corso organizzato da Gaetano di Rienzo, primario di Chirurgia toracica presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, che si svolgerà nell’aula convegni del Dream, nella palazzina dell’Amministrazione, parteciperanno una quindicina di docenti universitari e chirurghi toracici provenienti da diverse zone d’Italia, a partire dalle ore 8. L’intervento, proiettato su uno schermo, vedrà la partecipazione di tre chirurghi salentini, Di Rienzo, Camillo Lopez e Corrado Surrente, ai quali si potranno rivolgere domande al riguardo.

La solidità e l’eccellenza della chirurgia al Fazzi è simbolo di grande orgoglio per tutto il Salento, il quale porta questa vittoria e tante soddisfazioni fuori dal territorio e all’Estero, come viene anche ribadito dal dott. Di Rienzo: “Siamo gli unici in Italia a fare questi corsi. La caratteristica è che nei corsi vengono invitati sempre chirurghi europei, dall’Austria, dalla Danimarca, dalla Spagna.  Mentre noi facciamo i corsi con i nostri chirurghi, perché vogliamo avvalerci della nostra tecnica ed esperienza”.

Di Rienzo è tra i massimi esponenti e specialisti italiani nella tecnica “Vats lobectomy” che permette di eseguire l’asportazione di un lobo del polmone senza l'uso del divaricatore costale, cioè senza aprire il torace, con l’ausilio di una telecamera. Il lobo viene incapsulato e «sfilato» attraverso un foro di 4-5 centimetri. Come spiega il dottore “Ciò comporta notevoli benefici nel periodo post-operatorio per il paziente, che avverte molto meno dolore rispetto alla tecnica tradizionale a cielo aperto e quindi necessita di meno farmaci antidolorifici, si mobilizza precocemente e viene dimesso in tempi rapidi».

Il corso, dato il suo prestigio, fortificato da molti esperti stranieri nel campo come il dott. Thomas Schmid, direttore del dipartimento Trapianti e Chirurgia toracica dell’ospedale universitario di Innsbruck in Austria sarà sicuramente replicato a dicembre.



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