‘Non perdiamoci la vista’, in Piazza Castromediano arriva l’informazione sui problemi della vista

Nelle giornate che vanno dal 25 al 27 maggio l’iniziativa grazie alla quale i cittadini potranno ricevere informazioni sulle maculopatie. Gli over 55 saranno invitati a controllare gratuitamente la vista.

L’appuntamento è fissato per le giornate del 25 26 27 maggio, la location, suggestiva, quella di  piazza Sigismondola Castromediano, dove si svolgerà l’iniziativa “Non perdiamoci la vista”.

Promossa dalla IAPB Italia onlus-Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità in collaborazione con Unione Italiana Ciechi, Ipovedenti onlus, la manifestazione ha ottenuto il patrocinio di Regione Puglia, Euretina (European Society of Retina Specialists), SIR (Società Italiana della Retina), SOU (Società Oftalmologi Universitari), SOI (Società Oftalmologica Italiana), SIMG (Società Italiana di Medicina Generale), FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale),Feder Anziani e Feder farma ed è realizzata in collaborazione con Novartis.

A bordo dell’Unità Mobile Oftalmica (UMO), i cittadini di Lecce potranno ricevere informazioni sulle maculopatie e, in particolare, sulla degenerazione maculare legata all’età, che colpisce prevalentemente dopo i 55 anni. I cittadini over 55 saranno invitati ad effettuare un controllo oculistico gratuito per accertare il rischio di insorgenza di questa malattia invalidante, che colpisce il centro della retina, parte funzionale e sensibile dell’occhio.

I principali campanelli d’allarme sono rappresentati da un graduale e lento calo della vista e dalla distorsione delle immagini – dichiara Antonio Mocellin, Direttore del reparto di Oftalmologia dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce – a questi si associa un’alterazione della percezione delle zone centrali del campo visivo, sfocate o annebbiate, che tendono a divenire delle vere e proprie macchie scure”.

La degenerazione maculare legata all’età è una malattia progressiva che determina una grave compromissione della visione centrale, indi­spensabile per tutte quelle attività che richiedono una percezione dettagliata delle immagini, come leggere, guidare, controllare l’ora, riconoscere un volto, e ha quindi un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre. Intercettare il disturbo nelle sue fasi iniziali è la chiave per poter contrastare efficacemente il progredire della malattia.

“La diagnosi, pertanto, dovrebbe essere il più precoce possibile per poter mettere in atto le innovative terapie intravitreali, efficacissime nelle forme umide” conclude il professionista.