Preso d’assalto il laboratorio analisi di Piazza Bottazzi. Il 60% in più di richieste negli ultimi giorni

A causa della chiusura per ferie dei vari centri di Lecce i pazienti che necessitano di controlli si sono riversati tutti presso il vecchio ‘Vito Fazzi’. Numerosi anche gli utenti che giungono da paesi a pochi km dal capoluogo.

Devono sottoporsi ai vari controlli. Esami delle urine, del sangue, glicemia, colesterolo, diabete,  ma il loro abituale laboratorio ha chiuso per ferie. Il telefono di tutti i più importanti centri di analisi del capoluogo salentino squillano a vuoto ma, sfortunatamente, gli esami e i controlli si devono fare e allora a chi bisogna rivolgersi? A chi continua in maniera indefessa a svolgere il proprio mestiere, naturalmente. Dove? Presto detto: presso l’ex Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce in Piazza Bottazzi.
 
Ed è così che, in questa settimana  che porta alla festività del Ferragosto, nonostante il caldo che attanaglia il Salento da decine di giorni, un esercito di persone, con ricetta alla mano, ritira il numerino all’ingresso della struttura.  Un superlavoro per gli impiegati del laboratorio analisi, che in questi giorni vedono quasi raddoppiare le richieste. Si passa dalle “normali” 200 – 220 al giorno alle 349 del 10 agosto. Il 60 per cento in più circa, e nei prossimi giorni aumenteranno.
 
A rendere nota questa situazione l’Associazione di solidarietà “Salute Salento”.
 
Molti utenti  giungono da centri vicini come Surbo, Trepuzzi, San Cesario, Cavallino. Numerosi campioni raggiungono il laboratorio leccese provenienti dalle residenze sanitarie, dalle cliniche, dalle case di cura e di riposo, dal carcere di Borgo San Nicola e dall’Hospice di San Cesario.
 
A  rivolgersi al laboratorio della Cittadella della Salute sono anche le associazioni come l’Ant, Amopuglia, l’Assistenza domiciliare, le strutture come Villa Iris, i Marangi, Villa Libertini e, anche, gli infermieri privati.
Tra le cause che hanno portato a questo sovraffollamento anche la chiusura del laboratorio dell’Azienda Sanitaria Locale di San Cesario dove l’infermiere è in ferie e non è stato sostituito.
 
Il tutto questo il laboratori del “Vito Fazzi”, appare meno ricercato tanto da accettare richieste che giungono anche dagli esterni e non solo dai ricoverati.



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