Senza copertura anche una piccola ferita è un rischio. La Asl ricorda l’importanza di vaccinarsi contro il tetano

Il tetano, malattia ad elevata mortalità, non è scomparso. Colpisce tutti e in particolare gli anziani che non effettuano il richiamo consigliato ogni 10 anni. Per questo è importante vaccinarsi. L’appello della Asl di Lecce.

Mai prendere sottogamba l’importanza di vaccinarsi: anche contro il tetano. È un vero e proprio invito ad ascoltare i consigli dell’autorità sanitaria quello lanciato dal dottor Alberto Fedele, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Lecce. Cattive abitudini e leggerezze possono creare problemi seri, come dimostrano i casi, purtroppo, ricorrenti. Soltanto qualche giorno fa, infatti, un uomo di 84anni è stato colpito da tetano. L’anziano ha accusato gravi disturbi neurologici che si sono aggravati rapidamente tanto che è stato necessario il ricovero e il trasferimento nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce.
  
«L'uomo che da molti anni non effettuava il richiamo del vaccino – spiega il dottor Fedele – ha molto probabilmente contratto la malattia attraverso la contaminazione di ferita con terriccio (il batterio del tetano in forma di spora resiste a lungo nel terreno)». Insomma, come spiega il direttore, l'episodio dimostra che la malattia non è scomparsa, come erroneamente si è soliti pensare, e se si verifica raramente è dovuto esclusivamente alla elevata immunità della popolazione che ha finora aderito alla vaccinazione.
  
Questa malattia, ad elevata mortalità, predilige attualmente le persone anziane solo perché hanno perso la difesa conferitagli dal vaccino praticato da giovani, specie se non effettuano i periodici richiami raccomandati di solito ogni 10 anni e trascurano la pulizia e la disinfezione di ferite.
  
«In realtà – rimarca il direttore del Servizio Igiene e Salute Pubblica – può colpire chiunque trascuri una ferita e non sia adeguatamente vaccinato. In questi ultimi anni cresce, purtroppo, il numero dei bambini che non effettuano le vaccinazioni di base ed ogni anno, nella nostra provincia, i genitori di circa duecento bambini negano loro anche questa protezione, dando credito alle false verità diffuse da chi, senza alcuna base scientifica, sostiene che il tetano è scomparso oppure che non colpisce i bambini». In Italia la vaccinazione antitetanica dal 1963 è obbligatoria per tutti neonati, mentre fino ad allora lo era solo per i militari.
  
Sulla questione, delicatissima, del calo delle vaccinazioni era intervenuto nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che aveva puntato il dito contro quelle famiglie che scelgono di non somministrare ai figli neppure i vaccini obbligatori per paura di 'effetti collaterali'. «Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni – aveva dichiarato – come accade, ad esempio, quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati».
  
«Se non ci sarà un'inversione di tendenza – chiosa il dottor Fedele – entro pochi anni avremo migliaia di soggetti non immuni a rischio». Per questo l’Asl Lecce invita gli utenti a richiedere informazioni al proprio medico curante oppure ai servizi dedicati dell’azienda sanitaria: informarsi non fa male, non vaccinarsi invece potrebbe.
 



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