
Il popolarissimo lottatore, vera e propria stella del ring, aveva 54 anni. Forse un infarto la causa della scomparsa. Nei giorni scorsi era stato inserito nella Hall of Fame della Word Wrestling Entertainment
Insieme ad Hulk Hogan, Randy Savage “Macho Man”, il duo Demolition ha scritto la storia wrestling, disciplina che, ad inizio anni ’80, più conosciuta con il nome di catch, ha anche ispirato una fortunata serie di cartoni animati, l’Uomo tigre.
Fisico scultoreo, viso dipinto, era considerato uno dei personaggi buoni, in alternativa a quelli negativi come Ted Di Biase, solo per fare un solo nome.
Oggi il mondo della lotta lo piange. Nella giornata di ieri, James Hellwig, meglio noto come The Ultimate Warrior, è morto all'età di 54 anni. Divenuto leggenda tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, era indimenticabile la sua entrata sul ring: di corsa, sulle note rock di Unstable di Jim Johnston, seguita da un'energica scossa alle corde.
Raggiunse l’apice della sua carriera il 1° aprile 1990, quando allo Sky Dome di Toronto, in Canada, conquistò il titolo di campione del mondo battendo Hulk Hogan durante Wrestlemania VI.
Solo alcuni giorni fa, il 5 aprile, era stato inserito nella Hall of Fame della Word Wrestling Entertainment
A dare l’annuncio del decesso è stata la stessa WWE sul suo sito. Le cause non sono state rese note, ma secondo alcune testate statunitensi avrebbe avuto un attacco cardiaco all’esterno di un hotel in Arizona, mentre andava a prendere la sua auto insieme alla moglie. All'arrivo in ospedale non ci sarebbe stato più nulla da fare.
Proprio Hulk Hogan, storico rivale sul ring è stato tra i primi ad esprimere il suo cordoglio per la scomparsa di The Ultimate Warrior. In un tweet, infatti, ha scritto “RIP Warrior. Only love. HH”, “Riposa in pace Warrior. Solo amore. Hulk Hogan”.