Caro Lecce, c’eravamo tanto illusi…

Nelle ultime 20 giornate il Lecce di D’Aversa ha conquistato appena 13 punti, una media in perfetto stile retrocessione. E sale la preoccupazione.

È un Lecce in caduta libera quello degli ultimi due mesi. Dopo una strepitosa partenza ad agosto, i giallorossi di D’Aversa sono precipitati in classifica. Diciamocela tutta, adesso è crisi. E classifica alla mano ci si guarda alle spalle.

È bello sognare, ma il risveglio a volte può essere particolarmente brusco, come quello che ci vede protagonisti dopo aver immaginato ben altri orizzonti ad inizio stagione. Il primo a metterci sull’avviso è stato l’allenatore D’Aversa che dopo gli 11 punti nelle prime 5 partite aveva subito ricordato ai tifosi e ai suoi stessi giocatori che l’obiettivo del campionato era la salvezza. E così è stato, rispettando un monito che ci era sembrato il solito richiamo alla prudenza ma nulla di più.

E invece la salvezza in serie A è il punto più alto per una squadra di provincia, costruita con pochi denari e certamente priva di fuoriclasse. Una squadra che gioca ma non segna, che si impegna ma porta a casa risultati scarsi.

Pensate che nelle ultime 20 giornate il Lecce ha conquistato appena 13 punti, una media in perfetto stile retrocessione. Risultati inimmaginabili per il Lecce di qualche mese fa, un’involuzione incredibile e difficile da spiegare.

Abbiamo commesso un errore nel pensare che si potesse vivere una stagione diversa, abbiamo sbagliato a pensare che il Lecce fosse una grande squadra. E già tanto se si trova lì dov’è, e se ci lascia la speranza di chiudere anche questa volta in bellezza, salvando la categoria.



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