Barba-Tesoro, nulla di fatto davanti alle telecamere

E’ andata in onda ieri sera la puntata di ‘Piazza Giallorossa’ nella quale si sono confrontati Savino Tesoro, Vincenzo Barba, Amorino Ingrosso e Giovanni Tundo. Sul fronte della vendita del sodalizio giallorosso ancora nessuna novità.

E' andata in onda ieri sera la puntata di 'Piazza Giallorossa' nella quale si sono confrontati Savino Tesoro, Vincenzo Barba, Amorino Ingrosso e Giovanni Tundo. Sul fronte della vendita del sodalizio giallorosso ancora nessuna novità.

Se qualcuno pensava che le sorti del Lecce si sarebbero risolte con una stretta di mano davanti alle telecamere di “Piazza Giallorossa”, dove, incalzati dalle domande del bravo Mario Vecchio, Savino Tesoro, Vincenzo Barba (fugace la sua apparizione nel salotto televisivo); Amorino Ingrosso e Giovanni Tundo, beh, quel qualcuno si è sbagliato, poiché anche ieri non si è risolto nulla e, certamente, si andrà avanti per i prossimi giorni.

La speranza per le sorti della squadra salentina è quella che, entro il 30 di giugno, si faccia avanti qualcuno, vista la decisione ormai acclarata del patron di Spinazzola di chiudere bottega dopo tre anni di Lega Pro e di abbandonare la sua esperienza calcistica nel Tacco d’Italia.

Del resto, obiettivamente, non possono certo essere i salotti televisivi le location più adatte. Per parlare di affari in cui ci sono in ballo un po’ di milioni di euro, dove si tratta una materia scottante come il calcio in cui si passa dalle stelle alle stalle nella considerazione pubblica, nel solo giro di qualche settimana.

Nella trasmissione televisiva registrata mercoledì scorso e andata in onda ieri, Tesoro, obiettivamente, ha giganteggiato, poiché, dinanzi alle parole ha posto una semplice domanda: “Volete il Lecce? Tirate fuori la grana!”. Il passaggio è logico e non fa una grinza ed è inutile che si giri intorno all’argomento: per comprare e gestire una squadra di calcio non basta la passione, servono i soldi e la competenza.

La vicenda di ieri ha ricordato molto da vicino il precedente passaggio di gestione tra Semeraro e Tesoro, quando erano i Semeraro a chiedere i giusti denari per il passaggio di proprietà o quello che è successo ai tempi dell’affaire Barba-D’Odorico, a Gallipoli, in riva allo Jonio, quando era il petroliere a pretendere la giusta valorizzazione del club giallorosso.

Chi vende, andando via, vuole cercare di ridurre le perdite e lo vuole fare in tempi brevi. Chi compra, invece, sperando nel malessere di chi vuole lasciare tutto, aspetta fino all’ultimo per comprare al prezzo più basso possibile.

Insomma, da qui a fine mese ne vedremo delle belle, ne sentiremo tante e siamo certi che le trattative più interessanti siano quelle che al momento non escono allo scoperto.
Il resto è pre-tattica, tattica e una buona dose di inutili parole. 



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