Lucioni, “Abbiamo l’osso in bocca e non dobbiamo mollarlo. Divertimento alla base di tutto”

A pochi giorni dalla partita che vedrà i giallorossi impegnati a Vicenza parla il capitano dei giallorossi. Mancosu in differenziato.

“Due anni fa ci siamo trovati nella stessa situazione, questo è un anno particolare dove si gioca ogni tre giorni e gli sforzi sono maggiori, rispetto ad allora non cambia la classifica e ciò che non devono mutare sono la voglia di arrivare al risultato e la determinazione. Bisogna stare attaccati all’osso che abbiamo in bocca noi e non mollarlo”, a pochi giorni dalla sconfitta interna dei giallorossi contro la Spal, Fabio Lucioni, attuale capitano del Lecce, baluardo della difesa dell’undici di mister Corini e uno dei leader indiscussi dello spogliatoio, non si nasconde e dopo il brutto stop con la compagine estense, ci mette la faccia e si presente per spiegare il perché del passo falso.

“Credo che la concorrenza sia uno stimolo e deve esserlo sempre, ma bisogna lavorare con intensità e voglia per non farsi togliere la maglia da titolare che con il lavoro è stata conquistata, poi, il mister sceglierà secondo quello che vede in settimana, non sta a me decidere, devo solo mettermi a disposizione e lui farà sempre le scelte migliori.

Con Biagio Meccariello ci troviamo a meraviglia perché abbiamo disputato 60 partite insieme e c’è quel feeling in più rispetto agli altri, ma penso tutti veniamo allenato allo stesso modo, con le stesse idee e con la stessa determinazione e sappiamo come dobbiamo giocare e muoverci sul campo.

Credo che le responsabilità siano belle da portare sulle spalle e ti fanno sentire vivo, perché si sente la fiducia che ambiente, squadra e società hanno riposto nell’affidare la fascia di capitano. L’assenza di Marco Mancosu è importante e su questo parlano i  numeri, ci dà estro, fantasia, gol assist e sa come trattare le partite, ma ritengo che come ci siano alternative in difesa sia così anche per quel che riguarda il suo ruolo, perché questa è una squadra costruita nei minimi dettagli.

Ritengo che i giovani debbano dare brillantezza e spensieratezza, elementi che servono a una squadra per vincere e dico sempre loro prima delle partite, di scendere in campo e divertirsi. A ogni modo manca ancora tanto, ma penso che alla base di tutto ci sia il divertimento e quando si gioca divertendosi, arrivano i risultati.

Credo fortemente che i campionati si vincano e si perdano nelle gare infrasettimanali e quella che andare a giocare prossimamente e l’ultima. La nostra è una squadra che non si è depressa quando avevamo otto punti di svantaggio e non si è esaltata quando erano 5 di vantaggio sulla terza. Siamo stati bravi a gestire i momenti e credo che nelle ultime partite questo equilibrio debba continuare a esserci per arrivare alla meta.

Noi analizziamo sempre i gol fatti e subiti e su questo il mister è molto attento, credo che quando si tratti di subire gol da calcio piazzato sia una questione di concentrazione, attenzione e cattiveria, a volte c’è anche la bravura degli avversari. Oggigiorno si studiano i dettagli e quelli fanno la differenza.

Un fioretto in caso di obiettivo raggiunto? Penso a una pedalata a scopo benefico come ho già fatto.

Tra dieci anni spero che i miei figli possano leggere la storia di questo Lecce, perché quando si vince i fatti vengono scritti nero su bianco, conoscere i nostri nomi per una vittoria sia la cosa più bella e penso che i miei figli e quelli dei miei compagni sarebbero fieri”.

Intanto nella giornata di ieri, la preparazione della squadra, in vista della trasferta di Vicenza, è proseguita con un allenamento all’Acaya Golf Resort & SPA. Sabato il tecnico Corini non potrà disporre di Nikolov, fermato per una giornata dal Giudice Sportivo. Hanno svolto un allenamento differenziato Mancosu, Felici e Listkowski. Pettinari ha interrotto la seduta per un affaticamento muscolare. Domani pomeriggio allenamento all’Acaya.



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