Corvino e Trinchera a tutto campo, “Non ci sono calciatori incedibili. Attendiamo le linee guida della proprietà”

A pochi giorni dalla vittoria del Campionato, smaltita l’euforia per la promozione, parlano il Responsabile dell’Area Tecnica e il Direttore Sportivo.

Una conferenza stampa per fare un excursus della stagione appena trascorsa e illustrare a brevi linee quello che sarà il futuro.

A pochi giorni dal termine della cavalcata trionfante che ha portato il Lecce a vincere il Campionato di Serie B e, soprattutto, conquistare la tanto agognata promozione nel massimo torneo, il Responsabile dell’Area Tecnica, Pantaleo Corvino e il Direttore Sportivo, Stefano Trinchera, rispondo alle domande degli operatori della comunicazione per fare il punto sul presente e soprattutto sul futuro della Società di “Via Colonnello Costadura”.

“Oggi per la prima volte mi ascolterete con la voce un po’ dimessa. Mi preme ringraziare tutti, l’altra volta sono stato un po’ più vulcanico, ma avete assistito a quello che è accaduto a Vicenza e che mi ha dato un po’ fastidio. Oggi con Stefano vogliamo fare un po’ il punto della situazione”, ha affermato Corvino.

“Non possiamo non mettere in evidenza quanto fatto dal mio ritorno a Lecce 18 mesi fa. Chi lavora parte per raggiungere obiettivi e per farlo bisogna percorrere una strada, a volte non è importante l’aver raggiunto il traguardo, ma il percorso con cui lo si è fatto. Lo abbiamo fatto scegliendo un cammino difficile e tortuoso: no ai prestiti; no ai debiti, certo qualcosa si è potuta lievemente alterare a causa della pandemia, senza tifoseria, senza pubblico e ciò ha causato danni anche economici; si alla patrimonializzazione; al ringiovanimento della rosa; al settore giovanile che non è stato facile ricostruire e stiamo lavorando per farlo ritornare ai fasti di un tempo; una nuova organizzazione societaria e interventi sulle strutture e sulle attrezzature. Molte cose si vedono e altre sono nascoste e devono venire fuori. Sono tornato nel Salento per dare risalto a ciò che si è fatto. Ci eravamo dati tre anni di tempo per arrivare nel massimo torneo e se avessi saputo che quest’anno ci sarebbero state tante corazzate economiche non lo avrei affermato. Aspettiamo che la proprietà ci dia tutte le coordinate per la programmazione per mettere a posto tutti i tasselli”.

Gabriel e Baroni

“Quando sono arrivato Gabriel è stato come un pezzo di cuore, per tanti motivi e con Lucioni ha avuto molta importanza, quando quest’inverno gli ho proposto il rinnovo insieme al capitano e Coda, lui mi ha detto di avere un forte legame con me e il club e chiesto un po’ di tempo, un discorso leale, onesto e sincero. Ma come lui può cogliere altre opportunità, la società si deve tutelare per non rischiare di rimanere con il cerino acceso in mano, abbiamo pensato a un’opzione, ma ci incontreremo con il suo agente e ci diremo tutto con la massima onestà.

La società ci ha detto di pazientare un attimo per stabilire le linee guida e le condizioni e quando avremo il via libera ci incontreremo anche con l’allenatore”.

Altri mercati

“Per quel che riguarda il mercato estero ancora non abbiamo pianificato a quali paesi rivolgerci, in questi giorni, però, non è previsto alcun viaggio a breve in Sudamerica; così non sarà per Italia ed Europa, cerchiamo sempre, possibilmente alle risorse disponibili, di operare in casa nostra. Il Lecce arriva a questo mercato cercando nuove soluzioni per essere virtuoso, sostenibile. Tutti scrivono che stanno per entrare nuovi soci e questo accade perché il club è appetibile e soprattutto sostenibile”.

Il segreto del successo

“Aver raggiunto questo traguardo ha tante chiavi di lettura e figure di riferimento, ma se devo trovare un elemento chiave è quello che abbiamo avuto a che fare con una squadra che ha dimostrato grande spirito di sacrificio, compattezza e umiltà e anche i tifosi hanno avuto la una fetta importante, con passione ed entusiasmo, perché hanno capito quanto i calciatori davano e hanno dato sul campo”.

La promozione più bella e il momento decisivo

In tutti i successi c’è qualcosa di simile, bisogna prima di tutto scegliere, formare e mantenere il gruppo, poi c’è bisogno dell’allenatore. Ogni successo rimane nella mente, questo è il mio terzo a Lecce, ma a essere sincero hanno tutti lo stesso valore.

Il momento in cui abbiamo capito che forse saremmo potuti riuscire nell’impresa, nonostante il campionato fosse veramente tosto, è stato quando abbiamo incontrato Monza e Parma e le abbiamo dominate, sul campo abbiamo sempre dimostrato valori tecnici importanti”.

Sostenibilità

“Non siamo una società che può permettersi di dichiarare calciatori incedibili, ma questo non significa che bisognerà piegarsi alle condizioni degli altri. Per quel che riguarda quei giocatori che hanno offerte, ma preferirebbero rimanere a Lecce, possiamo garantire che siamo disposti a compiere sacrifici per fare sì che questo accada”

Nuovi titolari

“Quanti titolari dovremo innestare nella squadra che disputerà la Serie A? Ripetiamo, tutto dipenderà dalla linee programmatiche e dalle condizioni che ci darà la società.

Errori

“C’è sempre qualcosa da fare in più, quando si lavora si sa che gli errori sono dietro l’angolo e qualcuno lo si è fatto, ma sempre in buona fede. Si  svolge ogni mestiere per fare 31, ma non sempre si riesce, ma il 30 va più che bene”.

La Primavera

“Dalla prossima stagione la compagine Primavera sarà inglobata nella prima squadra, nel senso che i dirigenti e i responsabili saranno gli stessi. Ho sempre pensato che il calciatore della Primavera è quello che pi si avvicina a quello della formazione  principale e accorpare mi è sembrata la cosa più giusta da fare”.



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