Il nuovo Lecce sa già come si fa: poker alla Salernitanta con Lapadula e Falco da urlo. Le pagelle del match

Successo all’esordio ufficiale in stagione per il Lecce che con un 4-0 batte la Salernitana di Ventura. Lapadula sigla una doppietta, Falco incanta e Majer trova la prima gioia in giallorosso.

Il Lecce cala il poker nella prima uscita ufficiale della nuova stagione: con un gioco sempre frizzante e propositivo liquida la pratica Salernitana e guarda con ottimismo all’esordio in Serie A di lunedì prossimo contro l’Inter. Ladapuda firma già la sua prima doppietta in giallorosso, ma è Falco a incantare – ancora una volta – tutti quanti. Liverani si affida all’usato sicuro, puntando dal 1′ solo su Gabriel, Rispoli e Lapadula come nuovi arrivi. La mediana si muove alla grande, un po’ meno la difesa che deve ancora affinarsi. Ma la mentalità c’era e resta: questo Lecce non vuol smettere di stupire.

Gabriel (ph.Pinto)

Gabriel, 7.5: gerarchie stabilite tra i pali, il brasiliano si prende le chiavi della porta giallorossa ed esordisce davanti al pubblico amico con una prestazione da vero numero 1. Primo tempo tranquillo, ma nella ripresa sfodera un intervento salva-risultato su conclusione a botta sicura di Di Tacchio: grande parata anche con l’aiuto del palo.

Rispoli, 7: da pochi giorni in Salento, l’ex Palermo è già pronto per la sua seconda volta in giallorosso. Liverani lo mette subito all’opera, con il compito di tenere a bada le incursioni di Kiyine e soci. Pochi allenamenti con i compagni, ma l’intesa con Falco e Petriccione è già sui binari giusti. Nel secondo tempo rallenta i ritmi.

Lucioni, 7.5: fascia di capitano al braccio, parte alla grande, con un lancio perfetto sui piedi di Lapadula che dopo 4 minuti manda già in avanti il Lecce. Un vero monumento lì dietro dove, in anticipo, non fa passare nemmeno una zanzara.

Riccardi, 6.5: il giovane difensore, in uscita, viene comunque scelto per formare con Lucioni la coppia di centrali di difesa. Una prova impegnativa per lui che con l’esperto collega al fianco, acquista sicurezza minuto dopo minuto.

Calderoni, 6.5: il pendolino su cui ha viaggiato l’ultima promozione sarà uno dei protagonisti anche di questa nuova stagione. Dalle sue parti si spinge poco, preferendo il Lecce costruire da destra. Allora lui pensa a contenere, con qualche lieve sbavatura solo in fase di appoggio. E’ ancora un po’ in ritardo di condizione e alla lunga si nota, anche se nel finale serve l’assist giusto per il poker di Majer.

Tachtsidis, 7.5: che il greco avesse numero da Serie A lo si era capito già sei mesi fa. Lui è già in formato-campionato con precisione in appoggio, lanci millimetrici e calma da vendere. Un regista vero, completo, utile anche quando c’è da dare manforte alla difesa. Talvolta lascia le chiavi a Petriccione, andando ad agore come mezzala. Dopo un quarto d’ora dall’avvio del secondo tempo, dopo aver dato il via al raddoppio di Falco, Liverani lo richiama in panca a rifiatare.
dal 18′ s.t. Tabanelli, 6: entra al posto del regista e contribuisce a fare legna in mediana.

Jacopo Petriccione (ph.Pinto)

Petriccione, 6+ : parte a razzo, dialogando a meraviglia con Falco e Rispoli. Alcune sbavature a metà primo tempo, ma nel complesso buona prova per lui che si candida ad essere la sorpresa anche in Serie A.

Majer, 7: un solo errore per lui, alla mezzora di gara, quando perde palla a metà campo ed si trova costretto a spendere il cartellino giallo. Unico nero in una gara arcigna, concreta e muscolosa. L’intesa con i compagni di reparto è solida e in campo si nota eccome. Ottima prova suggellata dal primo gol in giallorosso per lui: al minuto 82 un bel piattone mancino che

Falco, 9: se il Lecce dipendeva molto da lui in Serie B, lo sarà anche in Massima Serie. E’ lui ad inventare, a ispirare e a costringere l’avversario al fallo sistematico. Dove gli altri non vedono lo spazio, lì lui trova il pertugio giusto per il filtrante rasoterra, o per il lancio giusto (da rivedere ancora il lancio per La Mantia che però era in fuorigioco e si vede annullato il 2-0). Lui è veramente in grande spolvero e nella ripresa si mette in proprio: al 17esimo si lancia in uno slalom incredibile, che lascia tutti di sasso, compreso Micai che può solo raccogliere dalla porta il pallone del 2 a 0. Standing ovation alla sua sostituzione.
dal 32′ Dell’Orco, 6: entra con la giusta personalità e dimostra che per questo Lecce può essere utile.

Lapadula, 9: il precampionato non era un caso: Gianluca Lapadula a Lecce vuole tornare ai suoi grandi livelli. E così, dopo appena 3 minuti, firma il primo gol della stagione giallorossa, con un tocco morbido che beffa Micai nel cuore dell’area di rigore. Festa per lui che dopo pochi minuti va vicino alla doppietta. Ma l’appuntamento è solo rinviato di un tempo perché al 31′ della ripresa mette nel sette la palla del 3 a 0 godendosi l’ovazione dei suoi nuovi tifosi. Movimenti da vero giocatore di Serie A, quello che a Lecce serve come il pane, utile anche in fase di ripiego.

La Mantia, 6.5: non il solito ruolo per il goleador della B che oggi agisce da esterno offensivo. Nonostante questo, il fiuto del bomber resta intatto: va in gol al dodicesimo (servito impeccabilmente da Falco) ma era partito in fuorigioco. Poi sfiora il gol anche di testa. Non ancora al top della forma, ma l’eroe della promozione vuole dire la sua anche quest’anno. Ammonito al 13esimo della seconda frazione, lascia spazio al nuovo compagno Farias.
dal 24′ s.t. Farias, 6: il tempo di calcare per la prima volta il prato del “Via del Mare” e già fa vedere tutto il suo estro e la sua fantasia, lanciandosi in un’azione solitaria che la difesa ospite riesce a bloccare in angolo. Nel finale trova l’imbeccata giusta per il 3-0 di Lapadula.

Liverani, 7.5: non è questo il vero Lecce perché rispetto alla scorsa stagione manda in campo dal 1′ solo tre volti nuovi. Ma nonostante questo, la mentalità resta quella di sempre, propositiva e spregiudicato. Il suo nuovo Lecce ricomincia da dove aveva lasciato, come lui aveva chiesto: tanto possesso, ottime trame e lanci centellinati. Considerata la situazione di emergenza con tanti assenti, maschera il suo solito modulo con un 4-3-3 che deve Falco e La Mantia che ‘ronzano’ attorno a Lapadula. Il centrocampo sa esattamente quello che deve fare, mentre la difesa, comunque solida, deve ancora applicarsi per muoversi all’unisono. Nel secondo tempo getta nella mischia anche Farias e anche da lui riceve risposte confortanti. Il Lecce c’è eccome e contro l’Inter, domenica prossima, si potrà tentare l’impresa.

“Via del Mare”, 9: lo stadio rimesso a nuovo fa emozionare, tanto. Lucido, spendente, la visibilità ottimale per i diversamente abili, in attesa degli ultimi ritocchi in attesa della Serie A. E poi, popolato da tanta, tanta, passione: la piazza è bollente come mai nella storia recente. I dato degli abbonamenti parla di quasi 18mila sottoscrizioni, e oggi – per la Coppa Italia – 19mila tifosi sono davvero roba da big. La febbre giallorossa è alle stelle!



In questo articolo: