Arbitri, un errore dietro l’altro. Il Var aiuta ma non basta

Troppo spesso il Var è chiamato a smentire le decisioni degli arbitri che in alcuni casi sono davvero incomprensibili se non addirittura sfrontate. Pochissimi gli arbitraggi sopra la sufficienza

L’arbitro fischia e per fortuna c’è il Var. Ed è solo il monitor che svela la realtà per quella che è, altrimenti sarebbe tutto una farsa.

C’è poco da fare, te lo aspetti, già lo sai che il Var dovrà intervenire e che alla fine la decisione iniziale dell’arbitro sarà contraddetta dalle immagini video, ormai è diventata una dinamica rituale. Solo laddove la decisione spetta comunque all’interpretazione del direttore di gara può accadere che l’arbitro la confermi, andando molto spesso a confermare un errore.
Di certo non deve essere piacevole rendersi conto di un grave errore pubblicamente e davanti a milioni di telespettatori, non deve essere di gradimento dell’arbitro l’indicazione di andare a rivedere un episodio, che una volta rivisto si rivela totalmente differente da ciò che era apparso in campo. Umanamente è comprensibile. Nessuno di noi vorrebbe essere smentito e infatti talvolta ci troviamo a difendere le nostre idee oltre i limiti della ragionevolezza.

Ecco perché ciò che disturba maggiormente sono proprio le decisioni assunte con ostentata sicurezza e con pervicacia, come se ciò che vediamo al replay debba essere confinato nel ghetto delle fantasie popolari rispetto alla regalità di ciò che l’arbitro vede in diretta. Salvo poi ripensarci e vergognarsene per una settimana.