Euro2016, i ‘folletti’ irlandesi puniscono una brutta, bruttissima Italia

Gli azzurri di Conte perdono l’imbattibilità in favore di un’Irlanda che agguanta uno storico ripescaggio. La scelta di schierare le seconde linee non ha pagato. Lunedì prossimo gli ottavi di finale contro i campioni d’Europa della Spagna.

Un primo tempo smorto, monotono e quasi sempre giocato nella nostra metà campo dove gli avversari irlandesi ci provano e riprovano ma non riescono a mettere la palla in rete.
Che sarebbe stata una partita un pò così, del resto, era cosa prevedibile: dopo tutto, la scelta di Conte di schierare l’Italia “due” (ma guai a chiamarla così davanti al ct salentino!) pur di non mettere a rischio i titolari azzurri in vista dello scontro agli ottavi con le furie rosse spagnole, non aveva scatenato troppi entusiasmi.

Poche e sporadiche le azioni dei nostri giocatori che soffrono la fisicità degli uomini di O’Neil tatticamente inferiori ma, comunque, bravi nel tenere le posizioni e nell’impedire alla nostra nazionale di creare occasioni e opportunità di rete.

Un pressing incessante, quello irlandese, il cui unico vero avversario è forse il portiere italiano, il sardo Salvatore Sirigu, protagonista, in sostituzione di Buffon, di una serie di prodezze che valgono quasi come un goal.

Il secondo tempo riparte con un’iniziale reazione azzurra che, però, dura giusto il tempo che trova prima di andare a sbattere, ancora, con la prestanza fisica della controparte, sempre pronta a infrangere ogni nostra iniziativa e rifarsi, minacciosamente, viva sotto la nostra area di rigore.

Passi il turn-over e il fatto che ben otto degli azzurri, fin qui, protagonisti delle vittorie su Belgio e Svezia, siano rimasti in panchina, ma dobbiamo essere onesti… è stata una brutta, bruttissima Italia. Gli unici nostri sussulti degni nota, si sono avuti giusto sul fine partita quando, probabilmente, la costanza irlandese e un paio di rigori negatigli tra il primo e secondo tempo trovano il giusto (e meritato!) riscatto nel vantaggio, ad opera di Brady, all’87°.

Se proprio dobbiamo dirla tutta, il solo e unico risultato (negativo, purtroppo!) ottenuto dagli uomini di Conte è quello di aver, pericolosamente, alzato il numero degli ammoniti (ora ben dieci!), fattore che creerà senz’altro non pochi grattacapi al tecnico leccese per il proseguo del torneo.

La speranza è che, quella di stasera, sia solo una parentesi e nulla più e che, contro la Spagna di Del Bosque, si possa tornare a rivedere una nazionale capace di farci sognare e, perché no, ad occhi aperti!

Luca Nigro



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