La conferenza stampa del presidente Tesoro, i giornalisti e il pallone che gira…

Savino Tesoro conferma il suo impegno e risponde alle critiche ricevute nei giorni scorsi. Adesso si attendono le scelte di mercato per immaginare la nuova stagione. Poche novità, tante conferme nella sua accesa conferenza stampa

In realtà una vera e propria notizia non c’è stata nella conferenza stampa convocata allo Stadio Via del Mare dal Presidente del Lecce Savino Tesoro, o meglio ci sono state alcune conferme: la prima è che il patron è deciso a continuare il suo impegno alla guida dell’Unione sportiva Lecce, mentre la seconda riguarda la volontà di Tesoro di dare fiducia all’allenatore Lerda.

Al netto delle risposte risentite ad alcune critiche ricevute nei giorni immediatamente successivi alla sconfitta nella seconda finale play off, e dopo aver censurato con tono deciso certi articoli di “certa stampa”, il presidente ha assunto il ruolo del mediatore, riconoscendo qualche eventuale responsabilità e tutelando il nome del figlio Antonio, il direttore sportivo sul quale, in parte, si sono concentrate le critiche dal punto di vista tecnico. Inevitabilmente, perché quando nel calcio le cose non vanno alla perfezione ne rispondono quasi sempre gli allenatori e i direttori sportivi.

“Mio figlio è un ragazzo sfortunato, ha detto il patron, perché porta il mio cognome e perché è mio figlio”, un modo allegorico per rappresentare in maniera simpatica e più originale quella che altrimenti potrebbe sembrare una comune difesa d’ufficio.”

In realtà la ricerca delle responsabilità è un fatto normale ma non di fondamentale importanza, a nostro avviso, l’importante è piuttosto imparare da eventuali insuccessi o fare esperienza degli errori per tentare di ottenere il massimo. Quello che tutti gli appassionati di calcio vorrebbero.

Anche da queste colonne, qualche volta, si sono levate delle critiche di merito (nello Sport, nella Politica, nell’Economia), però mai di pregiudizio, piuttosto, potremmo dire, “con la giusta distanza”, come avviene dappertutto e in ogni tempo.

L’importante è non trascendere, non offendere, non voler colpire le persone. E questo non è mai accaduto. Gli errori vanno eventualmente segnalati, i giudizi espressi, le opinioni manifestate. E ci mancherebbe altro. Fa parte del mestiere di ciascuno.

Certo, nessuno sarebbe così avventato da  muovere critiche a vanvera, le critiche e il rammarico emergono sempre e solo quando si mancano alcuni obiettivi. E questo vale per tutti. Anche qui a Lecce, anche in serie C, come avveniva in serie A, con le contestazioni infuocate al compianto presidente Jurlano o successivamente al Gruppo Semeraro.

Quindi è legittimo e sacrosanto il punto di vista di Savino Tesoro e merita grande rispetto, come meritano rispetto tutti quelli che hanno pensieri di segno uguale e contrario al suo.