La salvezza del Lecce spazza via critiche e retropensieri

Smentiti i soliti criticoni, quelli che hanno fischiato e quelli che hanno seminato zizzania. Alla fine il massimo degli obiettivi è stato raggiunto ed è la sola cosa che conta

Diciamo la verità c’ è un pizzico di soddisfazione in più quando puoi smentire chi prova a metterti in difficoltà o e farsi beffe di te.

Promossi la dirigenza, l’allenatore e i giocatori, bocciati i fenomeni da baraccone che prevedono sempre tutto (ovviamente sbagliando) e quelli che hanno disprezzato il lavoro fatto dalla società guidata da Saverio Sticchi Damiani.

Chiaramente nessuno oggi si ricorda più di queste pochezze, ciò che conta è il raggiungimento degli obiettivi, in barba ai venditori di niente e agli egocentrici di professione.

Conta la squadra, il cammino fatto e gli uomini che hanno fatto l’impresa, perché di impresa si tratta. Onore ai giocatori, che con serietà e passione e con un profilo sempre moderato hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo della salvezza. E per fortuna che, da ragazzi in gamba, non si sono fatti turbare troppo da quelli che senza arte né parte tentano sempre di dire qualcosa, ignorando che il silenzio è stato inventato proprio per loro.

Forza Lecce e adesso, per favore… un po’ di silenzio



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