Padalino mantiene la promessa, Caturano torna a pungere, Tsonev si esalta: le pagelle di Juve Stabia-Lecce

Le pagelle dei giallorossi dopo l’incredibile vittoria contro la Juve Stabia, vedono spiccare Radoslav Tsonev che entra e sigla un gran gol. Caturano risorge e Padalino fa capire una volta per tutte chi è il vero Lecce.

Rocambolesca partita tra Juve Stabia e Lecce al 'Romeo Menti'. I padroni di casa chiudono la prima frazione sul doppio vantaggio e lanciati verso la mini-fuga in vetta. Poi nella ripresa i salentini tornano in campo trasformati: Pacilli la riapre, un grande Tsonev la riacciuffa, un risorto Caturano la decide. Con il 2-3 di oggi, il Lecce si riprende il primato e si risolleva dopo un mese di apnea.
 
Gomis, 6
: Lys si conferma titolare dopo la discreta prova di domenica scorsa, e rimanda il colpo del Ko già dopo 17 minuti grazie ad una uscita tempestiva sui piedi di Kanoute. Incolpevole sull'1-0 da distanza ravvicinata, sulla gran botta di Inzillo al 37esimo poteva fare qualcosa in più. La timidezza non è di casa dalle sue parti e dimostra la solita spavalderia quando deve gestire con i piedi.
 
Vitofrancesco, 6.5
: la solita prestazione senza infamia ne lode che non basta per incidere a dovere nell'economia della gara. Prova a spingere sulla destra, ma quando ci riesce sbaglia spesso il cross. Il primo gol delle Vespe nasce dalle sue parti, quando lui sbilanciato in avanti. In linea con il resto della squadra, fa molto meglio nel secondo tempo.
 
Cosenza, 6
: questa volta non spicca in fatto di solidità e concentrazione. Si fa saltare con estrema facilità da Sandomenico che, dopo appena 5 minuti, serve l'assist vincente per Kanoute. Si becca anche il giallo poco dopo il 23esimo perché in ritardo sull'attaccante di casa: era in diffida, salterà il derby di Taranto. Nella ripresa chiude ogni fessura e insieme a Giosa regge l'urto.
 
Giosa, 6.5
: non bada a complimenti quando, palla al piede, deve spazzare per allontanare ogni pericolo. Come di consueto tira fuori una prestazione di spessore, soprattutto nel secondo tempo quando non lascia passare nemmeno uno spiffero.
 
Contessa, 6.5
: dopo la buona prova nel finale di gara contro il Cosenza, mister Padalino lo getta nella mischia dal 1', facendo quindi rifiatare Simone Ciancio. Poco da dire in fase di spinta, dove dimostra intraprendenza e buona gamba, ma in copertura sbaglia spesso tempi. È straordinario, ad ogni modo, il suo recupero su Sandomenico al 62' che permette ai giallorossi di restare in partita. Una buona prova, anche la sua, nella ripresa quando spinge e recupera.
 
Lepore, 6
: nemmeno la caparbietà del capitano sembra abbastanza per una centrocampo avversario che nel primo tempo regala faville. Inizia la ripresa con un cartellino giallo (al minuto 54) e da quel momento la sua gara cambia. Vince contrasti e inventa buone aperture e, quando Pacilli esce, osa di più lungo la fascia destra, dove fa vedere il meglio di se.
 
Fiordilino, 5.5
: a sorpresa il giovane palermitano viene confermato in cabina di regia e non rispetta le aspettative. Perde pericolosamente tre palloni lì in mezzo in appena 20 minuti e in fase di impostazione è pressoché nullo. Mancosu prima, ma soprattutto Tsonev dopo, levano le castagne dal fuoco in più di qualche occasione.
 
Mancosu, 5
: lontano parete del centrocampista a tutto spolvero visto all'opera contro il Cosenza. Lì in mezzo è costretto a fare praticamente tutto solo, ma contro un mediana gialloblu di grande qualità, non può che soffrire. Prova a riaprire il match con un bel destro al 39' ma la palla sfiora soltanto la traversa campana. Dopo 10 minuti dalla ripresa, Padalino lo richiama in panchina.
 
dal 55' Tsonev, 7
: entra al posto del più esperto Mancosu e la musica cambiaradicalmente. La linea mediana acquista improvvisamente dinamicità. Ma è con con la botta al 68esimo che mette la sua pesante firma sul match.
 
Pacilli, 6+
: perennemente messo fuorigioco dalla retroguardia stabiese, nel primo tempo sembra non in perfetta forma. Le sue doti però riescono ad emergere sempre ed è lui a riaprire le sorti della sfida con un grandissimo destro che bacia prima il palo più lontano, poi si insacca alle spalle di Russo. Padalino lo fa rifiatare anche stavolta e lo sostituisce a un quarto d'ora dal termine.
 
dal 74' Arrigoni, 6.5
: quanto si sente la sua mancanza! Davanti alla difesa è lui il faro a cui tutti guardano. Entra subito con la giusta mentalità, mette ordine e disegna soluzioni interessanti. Prova anche la conclusione dalla distanza a pochi minuti dal termine che meritava migliori fortune.
 
Torromino, 6-
: Cancellotti non lo lascia un attimo e per l'ex Crotone avere la meglio è un'impresa biblica. Scatta effettivamente in offside in occasione del gol (che non può dirsi) annullato sul finale di tempo, ma ha il grande merito di fornire l'assist al bacio che premia lo scatto vincente di Pacilli. Al 67esimo lascia il posto a Doumbia.
 
dal 67' Doumbia, 6.5
: appena entrato si prende una buona fetta di merito sul gol del pareggio, difendendo abilmente la sfera in area spalle alla porta e pescando in modo intelligente Tsonev al limite dei 16 metri. È prezioso il suo apporto alla gara: cercato costantemente dai compagni, diventa in pochi minuti una spina nel fianco destro dei padroni di casa.
 
Caturano, 7-
: gli bastano due minuti per far capire alla retroguardia stabiese che sarà un osso duro: prova prima a sorprendere Russo, poi dopo una manciata di secondi tenta la percussione in solitaria con la palla che si spegne di poco alta. La 'furia' iniziale pare scemare nel corso della gara tra continui fuorigioco, passaggi sbagliati e poca sintonia con il resto del gruppo. Si sacrifica tanto, però, in fase di non possesso e regala la gioia dei 3 punti proprio all'ultimo respiro con una conclusione ravvicinata. Torna così la legge che vuole il Lecce sempre vincere quando Sasà la mette dentro.
 
Padalino, 7
: il tecnico foggiano dà fiducia a Contessa e a Fiordilino (un po' a sorpresa al posto dell'esperto Arrigoni). Il primo tempo però è un disastro: nonostante una partenza che mette i brividi alla Juve Stabia, i giallorossi soccombono a centrocampo e chiudono la prima frazione sotto di due reti. Poi la giostra cambia verso e i salentini mettono su un secondo tempo di grande spessore, sbagliando poco quanto niente. PasqualePadalino lo aveva detto: con questa gara si sarebbe capito chi è davvero il Lecce. I 90 minuti del 'Menti' ci dicono che Caturano&Co. sono tra le squadre chi diranno la loro fino alla fine del campionato per la corsa alla B.



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