Dopo quattro partite, cinque, se si calcola anche la sfida di Coppa Italia persa a Matera, per il Lecce arriva il secondo vero test della verità del campionato: quello contro la capolista Juve Stabia, attualmente al primo posto del Girone C di Lega Pro e candidata, insieme alla formazione salentina, al salto diretto tra i cadetti.
La gara, ripetiamo, arriva in un momento non proprio felice per capitan Lepore e compagni che, in quattro gare, hanno racimolato la miseria di tre punti, pochi per chi ambisce alla promozione in Serie B, ma forse, proprio in questa situazione, un avversario di questa caratura è ciò che ci vuole per vedere di ritornare alla conquista dei tre punti e mettere alle spalle un periodo che se non crisi, qualche apprensione ha creato.
In occasione della sfida di Catellammare il tecnico di Foggia ritrova Caturano che ha scontato il turno di squalifica e ripropone Lys Gomis tra i pali e propone contessa dal primo minuto. I giallorossi si schierano, quindi, con il consueto 4-3-3 con: Gomis tra in pali; difesa composta da Vitofrancesco, Giosa, Cosenza e Contessa; Lepore, Fiordilino e Mancosu ion mediana; Pacilli, Caturano e Torromino a comporre il tridente d’attacco.
PRIMO TEMPO. Il Lecce si rende pericoloso al secondo di gioco. Contessa lancia Caturano, il bomber di Scampia viene anticipato sulla ¾ dal portiere Russo, sul pallone arriva Lepore il cui pallonetto viene intercettato da un difensore avversario. Trascorre un minuto che sempre Caturano, dopo une serie un dribbling stretti, calcia di sinistro con la sfera che termina di poco alta. Purtroppo al primo affondo, al quarto di gioco, la Juve Stabia passa in vantaggio. Sandomenico salta Vitofrancesco sulla corsia di destra e, all’interno dell’area di rigore, crossa rasoterra per Kanoute, sfuggito a Cosenza, che solo davanti a Gomis non deve fare altro che appoggiare in rete di piatto. Il Lecce nonostante lo svantaggio non riesce a reagire e anzi fatica non poco a superare lam metà.
Al 17mo, Caturano si impossessa di un pallone al limite dell’area e tira di sinistro, il pallone, però, viene parato da Russo senza difficoltà. Al 18mo nuova occasione per le vespe. Passaggio filtrante di Sandomenico per Kanoute anticipato da Gomis. Al 24mo arriva la prima ammonizione per i salentini. Kanoute salta Cosenza e il centrale calabrese lo stende. Per il direttore di gara è fallo per i gialloblu e ammonizione per il difensore che, diffidato, salterà il derby con il Taranto. La compagine campana continua ad attaccare e approfitta dei continui errori dei giallorossi che troppo spesso perdono palla, soprattutto a centrocampo.
Al 36mo nuova occasione per la Juve Stabia. Cross del solito Sandomenico e colpo di testa del solito Kanute con la palla che fa la barba al palo. Al 38mo arriva il secondo meritato gol per le vespe. Izzillo prende palla poco dopo le ¾ e da trenta metri scocca un tiro sul quale Gomis non può fare nulla. Al 39mo il tiro centrale di Torromino viene abbrancato in presa dall’estremo difensore campano. Al 40mo il tiro dal limite di Mancosu termina alto. Al 43mo i giallorossi vanno in gol, ma l’arbitro annulla per off-side. La prima frazione si chiude con i gialloblu in meritato vantaggio di due gol e con un Lecce, poco attento, che non ha mai creato la minima apprensione alla difesa stabiese.
SECONDO TEMPO. La ripresa si apre con gli stessi ventidue visti nella prima frazione e con la Juve Stabia che continua a fare la gara. Al 52mo primo cambio per i giallorossi, fuori Mancosu e dentro Tsonev. Al 55mo secondo giallo per il Lecce. Lepore compie un fallo su Liotti e il direttore di mostra il giallo al capitano. La musica nel secondo tempo non cambia. Juve Stabia a fare il gioco e Lecce in continuo affanno incapace di imbastire la minima azione.
Al 59mo arriva il gol per i giallorossi. Torromino lancia Pacilli che sfugge a Liotti e, una volta all’interno dell’area, in posizione defilata, scocca un tiro di collo pieno che prima colpisca la parte interna del palo e poi termina in rete. Al 63mo nuovo rischio per i salentini. Sandomenico sfugge alle maglie della difesa e si invola solo davanti a Gomis, provvidenziale, però, il recupero di Contessa che evita che il calciatore possa tirare. Al 65mo Sandomenico, ancora una volta, crea apprensione alla difesa salentina, ma il suo tiro termina di poco alto. al 66mo il tiro di Del Sante viene abbrancato in presa da Gomis. Al 68mo secondo cambio per Padalino. Fuori Torromino e dentro il francese Doumbia. Al 69mo arriva il pareggio dei giallorossi.
Il neo entrato Doumbia entra in area e serve Tsonev che non ci pensa due volte e e scocca dal limite un destro di collo pieno che trafigge Russo all’angolino alla sua sinistra. Al 74mo arriva il terzo e ultimo cambio per i salentini. L’autore della prima marcatura leccese, Pacilli esce e al suo posto entra Arrigoni. All’84mo la Rovesciata di Del Sante viene parata senza affanni da Gomis. All’85mo il tiro dal limite di Marotta termina di poco alta. Al 90mo, però, arriva il vantaggio per i giallorossi. Cross in area per Lepore botta del capitano parata da Russo, sulla respinta si avventa Caturano che deposita a porta vuota.
Da lì a quel momento non ci sono più azioni degne di nota e la partita termina con la vittoria dei salentini.
Il Lecce con un grandissimo secondo tempo torna alla vittoria (clicca qui e leggi le pagelle dei giallorossi), grazie, soprattutto, a un cuore immenso che ha permesso di ribaltare una sfida che fino a quel momento sembrava archiviata e messa in ghiaccio dalla squadra di casa. I giallorossi tornano in vetta e si candidano fortemente alla promozione. Domenica c’è il derby in trasferta con il Taranto.