Pallone d’Oro 2013, trionfa Cristiano Ronaldo

Sponsor e decisioni politiche sembrano scegliere il miglior calciatore: vince il Pallone d’Oro, per la seconda volta, il portoghese Cristiano Ronaldo.

Ormai il riconoscimento per il miglior calciatore che gioca in un club europeo è diventato qualcosa dove a farla da padrone sono sponsor e decisioni politiche. Con zero titoli in bacheca nella stagione appena trascorsa il portoghese vince per la seconda volta avendo la meglio sul plurivincitore di trofei, Franck Ribery

La notizia era nell’aria, ma mancava ancora l’ufficialità. Adesso è di dominio pubblico, Cristiano Ronaldo, portoghese, 29 anni ancora da compiere, attaccante del Real Madrid e capitano della sua Nazionale si è aggiudicato il Pallone d’Oro 2013. Il fenomeno in forza alle “merengues”, ha conquistato il prestigioso riconoscimento spuntandola sul francese del Bayer Monaco, Franck Ribery e, con quello assegnato oggi, è il secondo che mette in bacheca dopo quello del 2008.
Ma se qualche anno fa il titolo era giunto dopo una stagione trionfale culminata con la vittoria Premier League, della Community Shield, della Champions League e del Campionato del Mondo per club, quando militava tra le file del Manchester United, quest’anno il portoghese ha messo in cantiere soltanto un pugno di mosche.

Ad dire il vero non è la prima volta che il Pallone d’Oro è ad appannaggio di chi non si è particolarmente distinto nel corso dell’anno. Sono in tanti a potersi fregiare del trofeo senza aver vinto nulla o peggio senza, poi, aver lasciato traccia di sé negli annali del calcio, vedasi i casi Papin, Weah, Stoichkov, ma anche due dei quattro titoli conquistati da Lionel Messi sono immeritati, giunti al termine di annate senza particolari sussulti (anni 2010 e 2012), ma ormai il premio per il migliore calciatore che gioca in un club europeo è diventato qualcosa in cui a farla da padrone sono sponsor e decisioni politiche.

Quest’anno Ribery ha vinto tutto quello che c’era da vincere: Campionato Tedesco, Coppa di Germania, Champions League, Supercoppa Europea, Campionato del Mondo per Club, ma non è bastato, si è preferito il fenomeno pubblicitario, il giocatore più glamour e in grado di attirare spettatori e royalties, poi, poco importa che non sia stato decisivo (caratteristica tipica del campione).
Del resto qualche motivo ci sarà stato se, per la prima volta nella storia, dopo esserci stata una prima votazione per incoronare il vincitore, dopo alcuni giorni di distanza ci si è affrettati a convocare nuovamente i giurati  per effettuare una seconda elezione. Convocati e, forse, vogliamo pensar male, adeguatamente indottrinati…



In questo articolo: