“Prima di questa ultima fase della stagione, mi sembrava giusto fare un intervento personale e rispondere alle domande. Abbiamo svolto un percorso importante che merita considerazione. Siamo partiti dall’idea di sviluppare un programma nel tempo ed è stato per tutti uno sforzo nel lavorare con queste condizioni e farlo senza tifosi.
Nonostante ciò pensiamo di aver costruito tanto a tutti i livelli, investendo su uomini, strutture, organizzazione sul settore giovanile. Siamo arrivati a questo punto e bisogna dire che dopo il quarto posto ci giochiamo la promozione ai Play Off con un mix di calciatori alcuni dei quali giovani e di nostra proprietà e con una nuova guida tecnica. Come società il Lecce è cresciuto giorno dopo giorno, è più solido e organizzato, peccato, dopo aver fatto 30, non aver fatto 31. Adesso i ragazzi devono sforzarsi a fare cifra piena, lo abbiamo detto a loro e bisogna farlo in questo rush finale, senza supporter che però sentiamo vicini. I mezzi li abbiamo, Coda ha vinto la classifica cannonieri, la squadra con le sue 68 reti è stata la più prolifica del campionato, siamo primi come rendimento esterno, anche se a essere sinceri abbiamo lasciato qualcosa in casa, ma sono convinto che giocatori e allenatore a questo punto troveranno la soluzione per essere competitivi anche tra le mura amiche. Saremmo stati i primi a essere contenti per una promozione diretta, ma mi sento di dire che tutto il gruppo ha fatto qualcosa di importante e ci manca un ultimo sforzo, per riportare il territorio dove merita e mi preme fare felici sia chi è vicino chi è lontano dal Salento”, parte con questa lunga premessa la conferenza stampa del Responsabile dell’Area Tecnica Giallorossa Pantaleo Corvino, a pochi giorni dalla prima semifinale dei Play Off che vedrà lunedì la compagine salentina, nella prima semifinale di andata, opposta al Venezia che ieri ha sconfitto il Chievo Verona.
“Vogli evidenziare come i ragazzi vivano questo momento con professionalità e sanno che dovranno fare di tutto. Non è stato facile lavorare nel periodo che abbiamo vissuto e hanno avuto un grande senso di responsabilità. Mi preoccupo del Lecce, non delle avversarie, fuori casa siamo primi in classifica, anche se in casa qualcosa è mancata, ma sono certo che se c’è qualcosa da aggiustare tecnico e calciatori lo sapranno fare.
Sulle ultime quattro partite non faccio analisi, le si fanno alla fine, posso ripetere solo che c’è stato qualche problema in casa, sia all’andata che al ritorno abbiamo fatto 3 vittorie interne.
Ho avuto molte esperienze in tutte le categorie, in B sono fortunatamente tutte terminate bene, con tre promozioni in altrettante stagioni. Ho detto a calciatori e allenatore di resettare tutto, ripartire da zero, ma al tempo stesso di fare un esame. Siamo l’unica retrocessa dalla A che è giunta alle semifinali, ma bisogna vedere cosa non ha funzionato. Per quel che riguarda i calciatori indisponibili, domenica, quando l’allenatore farà la conferenza vedremo chi ha recuperato.
Se avessimo avuto il Var avremmo avuto 11 punti in più, magari nel corso dei Play Off speriamo che dovesse accadere qualcosa ci dia ciò che ci è stato tolto.
Avere un gioco offensivo e attaccanti che segnano è merito anche del tecnico, ma sono per il giusto equilibrio che significa fare gol, ma al tempo testo non prenderli. Per quanto riguarda le marcature fatte non ci possiamo lamentare, ma per quelle subite un po’ sì, se si ritrova il modo per soffrire di meno penso che si possa migliorare.
La Salernitana, senza essere polemico, non è una società con meno esborsi economici rispetto al Lecce. Calciatori della Lazio vengo girati alla compagine campana e gli sforzi, quindi sono uguali a quelli degli altri club.
La nostra idea inziale era quella di lanciare i giovani, ma quando si costruisce l’importante è avere fondamenta solide e da questo punto di vista non ci possiamo lamentare”.
