Lecce, Tumminello non si nasconde: “Qui per regalare la Serie A. Mi sento a casa”

Presentato il nuovo acquisto in casa giallorossa. Arriva in Salento dall’Atalanta, società proprietaria del cartellino, con la formula del prestito secco.

“Questa è la giornata di Marco. Siamo contenti di averlo ingaggiato anche se solo in prestito, era un giocatore molto ambito con molta esperienza professionistica, ringrazio la società per lo sforzo economico e ringrazio lui per averci scelto. È stata una trattativa lunga non per quel che riguarda la volontà del calciatore e delle società coinvolte nella negoziazione, bensì per una serie di questioni burocratiche. Mi preme ringraziare, inoltre, Sartori l’Atalanta e la Roma. Il ragazzo ha intravisto in noi la possibilità di mettere in mostra le sue caratteristiche e sono sicuro che ci riuscirà”, con queste parole, il direttore del sodalizio di “Via Costadura”, Mauro Meluso, commenta la new entry in casa giallorossa.

Si tratta di Marco Tumminello, attaccante siciliano classe ’98 che arriva in prestito secco dall’Atalanta, società proprietaria del cartellino, anche se la Roma, nel cui vivaio giovanile la punta è cresciuta, ha un diritto di recompra.

“Ho scelto Lecce perché a parte i colori che mi ricordano qualcosa, posso tornare al Sud e in una squadra che gioca bene. Quando ci siamo parlati il direttore mi ha detto alcune parole che mi hanno fatto sentire subito a casa  e sono contento.

Vengo da una squadra che gioca nel massimo campionato, ma A o B non fa differenza perché essendo giovane ho bisogno di giocare e farmi le ossa.

Ho scelto la maglia numero 9 anche se il mio numero e il 32 perché mi ispiro a Christian Vieri, ho molta forza fisica e di lui ho sempre studiato il modo di fare gol e i movimenti davanti alla porta.

Con Palombi abbiamo giocato contro quando militavamo io nella Primavera della Roma e lui in quella della Lazio e poi ci conoscevamo per il fatto di avere lo stesso agente, l’ho ritrovato qui e sono molto contento.

La promessa che voglio fare ai tifosi giallorossi è quella di offrire sei mesi al massimo e di regalare la Serie A che qui manca da molti anni.

Liverani l’ho sentito quando mi ha chiamato per illustrare le caratteristiche  della squadra. Ieri ho svolto il primo allenamento e mi è sembrato un allenatore molto alla mano e socievole. I risultati dei giallorossi parlano chiaro, è una delle pochissime squadre che gioca palla a terra ed è merito suo.

Ho visto giocare la squadra dal vivo a Salerno, poi ho guardato la partita contro il Benevento e le ultime due di dicembre, anche per capire il gioco in vista del mio arrivo.

A Bergamo stavo bene, ma sono nato in Sicilia, l’anno scorso o giocato a Crotone, il Sud è la mia terra e la grande voglia di venire qui l’ho avuta anche perché mi sento a casa.

Tornare un giorno alla Roma? La speranza è l’ultima a morire, ma sta a me dimostrare se sia da Roma o meno”.



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