Con il suo fantastico goal segnato al 43′ contro il Werder Brema, dopo uno stop di petto e un tiro in diagonale imparabile, ha assicurato al Bayern Monaco la certezza matematica di aver conquistato (con due giornate di anticipo e 10 punti di distacco sulla rivale Borussia Dortmund) l’edizione 2019/2020 della Bundesliga: il trentesimo titolo, ottavo consecutivo, per la squadra bavarese. Ma non solo. Con questa rete ha anche totalizzato 31 goal in campionato (46 in totale nella stagione) superando così il suo precedente record di 30 centri (raggiunto per ben due volte nelle stagioni 2015/16 e 2016/17). Stiamo parlando, naturalmente, di Robert Lewandowski, secondo molti l’attaccante più forte del mondo.
Nato a Varsavia nel 1988, è un’autentica macchina da goal e uno dei giocatori più seguiti al mondo. Ha vinto otto campionati tedeschi (sei con il Bayern e due con il Borussia, dove ha militato dal 2010 al 2014), un campionato polacco, tre Coppe di Germania, quattro Supercoppe tedesche, una Coppa di Polonia e una Supercoppa polacca. A 32 anni non ha ancora vinto il Pallone d’Oro, un riconoscimento che ha per ora solo visto da vicino, classificandosi quarto nel 2015 e ottavo nel 2019. Eppure, a livello individuale ha superato un primato dietro l’altro ed è già entrato nella storia del calcio come “uomo dei record” del campionato tedesco e della nazionale polacca, di cui è capitano.
Come previsto dalle quote delle scommesse sportive fin dall’inizio della stagione, con i suoi record Lewandowski è stato decisivo per far vincere il titolo al Bayern Monaco. Oltre ad essere il calciatore straniero che ha segnato fino a ora più goal nella Bundesliga (il terzo in assoluto, con 232 reti), Lewandowski è anche il giocatore che ha segnato la tripletta, il poker e la cinquina più veloci nella storia del calcio tedesco. Nel 2015, durante la partita Bayern-Wolfsburg, entrò in campo come sostituto al 46′, andando a segno ben cinque volte in soli nove minuti (tra il 51′ e il 60′). In quell’occasione divenne anche il primo non titolare a segnare cinque goal in una sola partita. Ma i suoi record non finiscono qui. Nel 2019 ha realizzato la quaterna più veloce della Champions League, segnando quattro goal in 14 minuti e 30 secondi, durante la partita Stella Rossa-Bayern. Ad oggi, è l’unico calciatore insieme a Messi ad aver realizzato quattro goal in due diverse partite nella storia della Champions. Anche con la nazionale polacca, dove gioca dal 2008, detiene diversi primati: maggior numero di goal segnati (61), maggior numero di presenze (113), maggior numero di goal realizzati nelle qualificazioni ai mondiali (16), capocannoniere nelle qualificazioni al mondiale del 2018 (10 reti).
Bomber ambidestro e particolarmente abile nei controlli aerei, Lewandowski è oggi una colonna portante del Bayern Monaco. Per evitare le tentazioni del calciomercato, recentemente la società tedesca lo ha blindato rinnovandogli il contratto con un ingaggio di oltre 15 milioni di euro (lordi) all’anno fino al 2023. Nell’estate del 2014 Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos lo contattarono personalmente per convincerlo a raggiungerli nel Real Madrid, ma nonostante le condizioni della proposta fossero più allettanti di quelle del Bayern il calciatore rifiutò di trasferirsi a Madrid perché avrebbe dovuto giocare come riserva di Karim Benzema. Giocare e segnare è, per lui, tutto ciò che conta. E come disse una volta: “Chiedo e voglio sempre la palla. Se ho segnato un goal, ne voglio fare subito un altro”.