Presentato Sandro Mencucci, nuovo Ad del Lecce: “La mia simpatia per squadra e città da oggi è amore”

Ha lavorato 17 anni alla Fiorentina e si ricongiunge con Pantaleo Corvino, tra le altre esperienze il Leed con Marcelo Bielsa. Ha firmato un contratto triennale.

Una lunga esperienza nel mondo del calcio, 17 anni alla Fiorentina, il Leeds con Marcelo Bielsa e dall’anno scorso un incarico di consulenza con il Lecce. È questo l’identikit di Sandro Mencucci, dottore commercialista toscano che tra qualche giorno verrà nominato nuovo Amministratore Delegato della società di “Via Colonnello Costadura”, “ingaggiato” dal presidente dei giallorossi, in vista delle prossime sfide che vedrà impegnato negli anni a venire il sodalizio salentino.

“Si è ripartiti subito con la programmazione della nuova stagione, ieri abbiamo prolungato il contratto con Corvino, in totale continuità con il progetto tecnico intrapreso due anni fa e, complici i buoni risultati ottenuti, era fisiologico allungare un accordo per il quale abbiamo trovato un’intesa in pochi minuti sabato e concretizzato lunedì.

Nell’ottica di farci trovare il più preparati possibile, oggi presentiamo Sandro Mencucci, un manager che lavora da molti anni nel calcio, 17 alla Fiorentina e un’esperienza al Leeds, ha già collaborato con noi da esterno, ma adesso la sua posizione diventa strutturata e nel prossimo Cda, gli verrà conferito l’incarico di Amministratore Delegato”, ha affermato Saverio Sticchi Damiani nel corso della conferenza di presentazione.

“Con lui c’è una vecchia amicizia legata e rapporti professionali non inerenti il calcio, avevo provato a portarlo, non risecandoci, qualche anno fa e la sua figura si cala perfettamente nel contesto. A lui spetterà un compito non semplice, che arriva in un momento di soddisfazione, ma dove il club, come tutto il calcio italiano ha sofferto a causa della pandemia.  Arriva con una missione specifica, rimetterci in totale equilibrio, l’usanza di convivere con le passività, o fare finta che non esistano, non fa parte del nostro modus operandi. Cercheremo di lavorare su un doppio fronte, ottenere il risultato sportivo e riequilibrare i conti, sarà una sfida difficile, ma che siamo pronti a cogliere. Quello che è sicuro che è che cercheremo di essere in totale controtendenza rispetto a quella che è la consuetudine, essere virtuosi”.

Al termine della presentazione del numero uno della società è stato proprio la nuova figura del Consiglio di Amministrazione a prendere la parola: “Questo è un giorno speciale, perché oltre a essere onorato di questo incarico, Lecce mi è sempre piaciuta così come la sua squadra, oggi mi trovo a tramutare la simpatia in un amore. Ringrazio Saverio per avermi voluto qui, sono stato 17 anni alla Fiorentina di Della Valle e poi al Leeds con Bielsa. È la prima volta che lavoro nel Sud Italia e dovrò calarmi nella mentalità. Ringrazio il presidente perché mi ha fatto conoscere tutti gli splendidi soci, determinati e motivati, da cui potrò trarre molti consigli e per avermi consentito di riunirmi al geniale Pantaleo Corvino, una persona con cui ho lavorato 10 anni con grandissimi risultati non solo in termini sportivi, ma anche economici, che è ciò che vogliamo riportare qui a Lecce.

Non faccio proclami, ma vorrei costruire un sogno su basi salde, che non costituisca una mera fantasia, ma si concretizzi e qui ci sono tutte le componenti, le cose non sono facili e lo so, ma quest’anno abbiamo la possibilità di passare dagli introiti della B a quelli della A, ma bisognerà fare scelte intelligenti e questa opera di riduzione del debito dovrà avere necessariamente i suoi tempi, ho tre anni a disposizione che saranno modellati e bisognerà anche valutare giorno per giorno. Competiamo per vincere, ma non lo si può fare sempre, l’importante è costruire un tassello ogni anno.  La tifoseria di Lecce è bellissima, ho avuto la fortuna di lavorare in città che hanno supporter stupendi, come Firenze e Leeds, ma non dovremo esaltarci nelle vittorie e scoraggiarci nelle sconfitte. In una società bisogna rispettare i parametri, avere ognuno il proprio ruolo, ma perseguire lo stesso risultato”.

La competizione con gli altri club

“In A bisognerà competere con società con un fatturato molto maggiore del nostro e credo che la cosa migliore che si possa fare è quella di essere un club serio e gestito seriamente, per diventare nel medio termine autosostenibile e bisognerà trovare grandi talenti. Scovare giovani, farli crescere e portarli a calcare i grandi palcoscenici mi fa affezionare a loro come figli ed è questa la strada da percorrere, quello di scommettere sul Settore Giovanile”.

I gruppi stranieri

“Gruppi stranieri che si avvicinano alle squadre ce ne sono tanti, la società Lecce è molto stimata e a volte vi sottovalutate, ho avuto tantissime telefonate di apprezzamento per il mio nuovo ruolo in questo sodalizio e la sua reputazione va oltre il territorio. Qui ci sono soci tutte persone fisiche e che hanno fatto grandi sforzi, siamo diversi dagli altri, piangiamo per una sconfitta e ridiamo per una vittoria, cosa che un fondo economico non fa e sarà una bella sfida fare Davide contro Golia. Noi siamo piccoli, ma belli e ci dovremo confrontare con proprietà stritolanti, anche guardando alle nuove regole del Fair Play finanziario, potremo anche avere risultati altalenanti, ma nella mia carriera molte volte sono andato in Champions con la Fiorentina a discapito di società con un fatturato maggiore. Vi dico che con questa società certamente vi divertirete”.”.

Il management inglese applicato in Italia

“In Italia non vedo possibile che ci possa essere una figura come Ferguson, ma anche perché in Inghilterra non c’è il presidente che fa il mercato, ci sono il manager e il direttore sportivo, qui, invece, molti presidenti il mercato lo fanno. Le società inglesi sono molto strutturate, ma anche piene di soldi, quando si viene promossi in Premier, si guadagnano 100milioni di sterline, è un mondo diverso e questo fa sì che ci sia un management più vasto”.

Il tetto per gli stipendi e l’etica

“La salary cap è un po’ difficile da realizzare, da un punto di vista economico sarebbe bello che si livellerebbero le cose, ma da quello dello spettacolo no. Cercheremo di fare qualcosa dal punto di vista dell’edica, anche conoscendo la sensibilità del presidente, con una squadra in A sarebbe più facile, ma sono certo che l’obiettivo di Saverio sia quello di essere portatori di iniziative positive”.

Al termine il Presidente Sticchi Damiani ha preso nuovamente la parola per alcune comunicazioni: “Nella scorsa promozione in A facemmo una grande impresa, infatti avevamo il 10mo monte ingaggi della Serie B e oggi il settimo, molti colleghi presidenti, nonostante abbiano investito di più la massima serie ancora non l’hanno vista. Abbiamo raggiunto risultati con risorse ridotte, quest’anno siamo stati promossi con molti calciatori di proprietà e tanti giovani, la difficoltà in più è quella che si arriva dopo due anni di pandemia e una parte del budget dovrà essere destinata a ripianare i danni inaspettati fatti dal coronavirus.

L’incontro per il budget è stato svolto e quest’ultimo verrà illustrato al Responsabile dell’Area Tecnica e dopo questa comunicazione ci sarà un incontro con Baroni”.



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