
Le sfida all’Olimpico regalano sempre un certo fascino. Domenica alle 18:00, ci sarà il derby giallorosso. Da sempre rivali, dai tempi di quel rocambolesco 2 a 3 di un nostalgico 20 aprile del 1986.
I giallorossi salentini arrivano a questo match arrabbiati e sconfortati. Oramai sono due le sconfitte consecutive, considerando anche la gara di Coppa Italia contro il Parma. È un momento negativo dove tutto sembra non riuscire, dove anche il tiro sicuro diventa un miracolo dei portieri avversari. Eppure, il Lecce aveva sorpreso tutti grazie alle imprese in casa e fuori. Roma rappresenta un’opportunità. Assolutamente una gara proibitiva ma a tratti affascinante e possibilmente emozionante.
L’Olimpico ha un fascino indescrivibile. Ciò che accade all’Olimpico rimane nell’Olimpico perché risulta difficile da spiegare. I precedenti tra Roma e Lecce sono tanti. Il primo incontro carico di pathos in seguito al quale, il colore giallorosso baciato dal mare dello ionio e dell’adriatico è divenuto ostile a quello attraversato dal fiume Tevere, fu proprio quello del 1986. In un Olimpico festoso e proiettato verso lo scudetto, si intromise il Lecce di mister Fascetti. I salentini non avevano più nulla da chiedere al campionato perché matematicamente retrocessi in Serie B. Eppure, in un calcio romantico, il Lecce si impose per 2 a 3 gettando la Roma e i romanisti nello sconforto più totale.
Un altro ricordo indelebile incastonato tra l’erbetta dell’Olimpico, fu il 2 a 2 del settembre 2004. I leccesi ricordano chiaramente quel calcio di rigore battuto dal re del calcio italiano Francesco Totti. La Roma era già in svantaggio grazie al gol di Bjelanovic. Totti andò dal dischetto e utilizzò il cucchiaio, suo marchio di fabbrica, Sicignano, però, capì tutto e restò in piedi neutralizzando l’arma letale del capitano capitolino. La partita finì in pareggio. Quel Lecce di Zeman era un incanto. Nell’ultimo Roma-Lecce, con mister Baroni alla guida, i giallorossi non hanno meritato la sconfitta per 2 a 1. Clamoroso, ancora oggi grida vendetta, il cartellino rosso rifilato a capitan Hjulmand. Una decisione che cambiò il destino della gara.
Mister D’Aversa, da allenatore, ha incontrato la Roma ben sette volte. Quattro volte è uscito sconfitto. Sulla panchina del Parma ha conquistato due vittorie, mentre su quella della Sampdoria un pareggio. Tutto sommato un bottino niente male. Mister Mourinho, invece, tra Inter e Roma ha affrontato il Lecce in cinque occasioni. Lo special one ha vinto quattro volte, mentre, lo scorso anno, al “Via del Mare”, finì 1-1.
Domenica all’Olimpico ci saranno 4000 cuori giallorossi, sponda Lecce. Tanti altri saranno presenti in altri settori dello stadio. Roma-Lecce sarà uno spot per il tifo italiano. Speriamo che anche i ventidue in campo regalino uno spettacolo nello spettacolo, loro, però, palla tra i piedi.