Il post Lecce-Fiorentina, Gotti: “Gara da incubo.  Chiediamo scusa a tutti”

Al termine della disfatta contro i viola, parola all’allenatore della compagine giallorossa che cerca di analizzare la sconfitta.

Giallorossi minuscoli rimediano la peggiore sconfitta della storia, incassano la terza sconfitta di fila e aprono ufficialmente la crisi.

Al termine della partita, quindi, musi lunghissimi in casa salentina e, di conseguenza, grandi sorrisi tra i viola.

“Stiamo lavorando da tre mesi e sapevamo che inizialmente avremmo avuto difficoltà e piano piano, con il lavoro e la disponibilità dei ragazzi le cose stanno migliorando e raccogliendo i frutti, alleniamo prima che calciatori grandi uomini e tutti si mettono a disposizione per ottenere il massimo, siamo veramente conti di questo gruppo”, ha affermato Stefano Citterio che ha sostituito Raffaele Palladino squalificato in panchina.

“Il gol aiuta sempre gli attaccanti e per Colpani questa doppietta è importante, ma da tempo stava crescendo per quel che riguarda le prestazioni. Gudmundsson ha un affaticamento muscolare e lo valuteremo in settimana. Kean ha ricevuto una botta, ha resistito fino alla fine del primo tempo e poi è uscito. Sul cambio di modulo abbiamo avuto vantaggi. Non guardiamo mai i numeri, perché è importante come si interpreta il ruolo, il sistema e il modo di giocare. Magari abbiamo messo a più agio qualche calciatore e ne abbiamo raccolto i frutti tutti. È sempre un’emozione entrare in campo sostituendo una figura importante come il mister, ma siamo sempre a contatto e lui ci ha dato il massimo sostegno. La classifica la lasciamo lì, ci sono tante partite e adesso bisogna solo pensare alla gara di Conference. Abbiamo la fortuna di avere match analist molto bravi che riescono a individuare i punti di forza e debolezza degli avversari, ma l’aspetto mentale è quello più importante e i risultati li stiamo raggiungendo grazie a quello. È stata la nostra svolta maggiore. L’autostima della squadra è cresciuta, ma la vera abilità che hanno i ragazzi è quella di affrontare nello stesso modo sia il Milan che il Lecce e oggi hanno giocato come se fosse una finale di Champions League. Parlare degli avversari dopo un 6-0 non è semplice e neanche carino, ma a Lecce non è mai facile, abbiamo preparato una sfida consapevoli delle insidie che si possono avere contro una squadra in un momento di crisi. I giallorossi non sono partiti male, poi, noi abbiamo sbloccato la gara e poi abbiamo creato difficoltà. Il merito è dei ragazzi e poi qui è sempre difficile anche per il bellissimo pubblico”.

“Quando si cambia squadra e arriva un mister nuovo c’è bisogno di un po’ di tempo, c’è bisogno di costruire e adesso sta venendo fuori la nostra identità e quella che l’allenatore vuole trasmettere e sono contento che si veda una Fiorentina con ambizioni importanti”, ha invece dichiarato Robin Gosens

“Da quando sono arrivato ho visto un grande gruppo, poi, forse mancava una mentalità vincente, la stiamo costruendo e secondo me bisogna puntare in alto, perché abbiamo qualità importanti. Mentalità vincente vuol dire anche fare un passo indietro e se questo può servire alla squadra e il mister mi vuole un po’ più basso, sono contento che accada.  Ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni che mi hanno trasmesso la mentalità vincente e sto cercando di trasmetterla ai miei compagni, tutta la squadra e la società vogliono puntatore in alto. Durante l’intervallo ho chiesto a Gudmundsson come stesse e mi ha detto che ha sentito qualcosa al flessore, speriamo di ritrovarlo quanto prima, ma chi è entrato ha fatto giocate importanti e ha anche segnato”.

“Alla fine della gara c’è stata l’esigenza di discutere con la squadra e la dirigenza e non sono stati presi in considerazione temi riguardo fiducia ed esonero”, sono state le parole di mister Luca Gotti

“Non bisogna basarsi sulle sensazioni positive o negative viste durante la settimana, perché quelle che avevo visto erano buone. Dopo qualche fuoco di paglia iniziale abbiamo dimostrato debolezza, poca personalità e la gara è diventata un incubo anche grazie agli avversari. Abbiamo preso gol che non si possono prendere assolutamente, è forse la peggiore gara della mia carriera e di batoste ne ho avute. La cosa più sensata è chiedere scusa a tutti e cercare di mettere mano a questi errori.  Ho tutta l’intenzione di affrontare le situazioni e trovare le soluzioni.  La squadra è diversa ed è cambiata in alcuni elementi chiave e non ha ancora trovato la sua dimensione, in alcune situazioni ha preso la strada sbagliata e il mio compito è quello di trovare la via positiva. Non mi pongo il problema degli alibi, ma della realtà, all’inizio dell’anno abbiamo accettato questa sfida della terza salvezza consecutiva. Sappiamo che per il Lecce non è facile salvarsi, ma ciò non significa che non si può fare. Certo non immagino gare come queste, ma sono queste le difficoltà da affrontare e non intendo scappare dal trovare le soluzioni. Non entro nella mente dei giocatori, cerco di condizionare positivamente i calciatori, quello che ha detto il campo è che non abbiamo trovato le soluzioni. Con l’idea di fare gol oggi ne abbiamo presi sei e devo dare certezze più semplici e cercando maggiore solidità, prima di andare alla ricerca della mancanza della marcatura”.



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