Il Lecce torna al “Via del Mare” nell’anticipo contro il Cagliari, la vigilia di Di Francesco

Domani sera giallorossi impegnati con gli isolani, cercheranno la prima vittoria. Si va verso la conferma della formazione vista con l’Atalanta

Con ogni probabilità, visto anche la buona prova dei nuovi arrivati, la formazione sarà la stessa vista all’opera contro l’Atalanta, inoltre, si potrebbe ipotizzare N’Dri dal primo minuto, vista la grandissima prestazione di Bergamo.

Poco più di 24 ore e i giallorossi di Eusebio Di Francesco, scenderanno sul terreno di gioco dello stadio “Via del Mare”, nella sfida che li vedrà opposti al Cagliari.

“Abbiamo cambiato diversi elementi, rispetto alla squadra dello scorso anno. Domenica mi è piaciuta nei primi 35 minuti, ha prodotto, ma non concretizzato, ma su questo lavoreremo. Però, c’è stata una reazione, bisogna essere più compatti e determinati nei duelli. Ogni partita è differente dalle altre, a Genova abbiamo giocato bene, con il Milan la prestazione è stata buona. Dobbiamo limitare gli errori”, ha affermato il tecnico alla vigilia della partita.

“I calciatori stanno crescendo nell’assimilazione di determinati concetti. Ramadani sta giocando con continuità e stiamo lavorando su Berisha in quel senso. Stiamo trovando la forma giusta e mi auguro che riusciremo a crescere e a trovare l’equilibrio, ma non bisogna prescindere dai risultati. Bisogna allenarsi molto sui calci piazzati, sia a nostro favore che quando li subiamo.

Abbiamo 35 finali da qui alla fine, la gara di domani è importante, non è una finale, ma è importante e va caricata nel modo giusto.

Bisogna migliorare il fatto di muoversi insieme a centrocampo in fase difensiva e questo si sta recependo, adesso manca continuità in seno alla partita e bisogna capire come fare ad averne.

Dobbiamo accrescere la nostra consapevolezza, magari bisognerebbe avere un po’ più di spensieratezza, sull’identità stiamo lavorando, possiamo fare molto meglio. Sul tiro dalla distanza ci sono calciatori che sono più portati, ma più che dalla distanza bisognerebbe tirare meglio.  Come diceva Zeman, ‘non bisogna confondere il tiro dalla distanza da quello della disperazione’.

Adesso più si cambia, maggiore confusione ci sarebbe, non posso permettermi di fare esperimenti, devo dare certezze ai calciatori, ma a partita in corso si possono trovare anche nuove situazioni.

Il Cagliari ha mostrato diversi sistemi di gioco e giocatori di esperienza, un allenatore che cerca di mettersi in mostra ed è creativo, a volte attaccano in maniera asimmetrica, ma hanno calciatori temibili in attacco e difesa.

Possiamo allenare i cross, non li amo tantissimo e a volte potrebbero essere assimilati al tiro della disperazione. Bisogna cercare di lavorare su spazi differenti e trovare situazioni ottimali. I calci piazzati sono punti chiave e questi sono i particolari da curare.

Sala ha ottime qualità, ma anche lui deve sapere attaccare e difendere, ma per alzare il livello della compagine.

Pierotti esterno destro di difesa? È  un giocatore che per me può fare molti ruoli, è migliorato tantissimo, ma deve ancora crescere un po’, a volte è un ragazzo che spreca molte energie e perde lucidità, è un giovane ottimo”.



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