Giampaolo, “Scendere in campo per ottenere il massimo e senza il rimpianto del giorno dopo”

Domani salentini contro la compagine capitolina, la più in forma del Campionato, reduce da sei vittorie di fila. Parla L’allenatore dei giallorossi.

Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, domani torna il Campionato di Serie A, con il Lecce impegnato nella sfida del “Via del Mare”, che lo vedrà opposto, alle 20.45, alla Roma.

Dopo quattro sconfitte consecutive, i salentini, si spera, cercheranno di tornare alla vittoria o, per lo meno, di fare punti, vista la posizione di classifica a ridosso della zona retrocessione, anche se, l’avversario, è quello più ostico che al momento si sarebbe potuto incontrare, i capitolini di Claudio Ranieri che hanno inanellato sei successi di fila.

“L’aspetto più importante è che quando i calciatori tornano nei loro club si immergano mentalmente nel Campionato. Il mio compito è quello di entrare subito nel merito della gara da giocare e spostare su di essa l’attenzione”, ha affermato mister Marco Giampaolo alla vigilia.

“A Genova avremmo potuto sempre giocare palla a terra, detto questo abbiamo cinque esterni quattro  giocheranno e tutti dovranno fare la prestazione, sia che partano dall’inizio che a partita in corso.

Chi è rimasto si è allenato bene e più di uno mi ha mandato un messaggio. Tutti hanno lavorato bene, ma c’è chi lo ha fatto meglio di altri.

Veniamo da quattro sconfitte, ma una squadra quando non fa la prestazione è palesemente morta, quando la fa e perde per la bravura degli avversari, significa che non è andata come doveva. Magari la squadra ha lottato, ha corso e ha tenuto palla, ma lo ha fatto male o è stata disattenta.

Ranieri oltre a essere un fuoriclasse della panchina lo è della comunicazione, un allenatore che nelle ultime sedici gare ha fatto 33 punti, sa che deve mantenere il livello di attenzione alta, poi, conosce il livello della sua squadra.

La gara di andata l’ho sbagliata io tatticamente per conoscenze ridotte e non approfondite, poi da lì la Roma è cresciuta e ha giocato con calciatori di qualità. Noi abbiamo cercato di migliorarci, abbiamo svolto un percorso migliorabile, ma è sempre una valutazione parziale.

Con chi è rimasto abbiamo fatto un lavoro tecnico, fisico e portato avanti alcuni principi.

Per la mia esperienza personale una volta si diceva che con la pioggia dovessero giocare calciatori grossi, ma in un’occasione giocai con i leggeri e quella gara la pareggiamo. Poi, se il campo fosse pesante non si dovrebbe giocare.

Domani al centro della difesa insieme a Baschirotto vedremo chi giocherà, l’importante è aver recuperato Gaspar e che con la Nazionale ha giocato 180 minuti.

Rebic in queste ultime due settimane si è allenato molto bene, prima, non lo faceva male, ma non con la determinazione e la cattiveria di questi ultimi giorni.

Bisogna sempre giocare ogni partita come se fosse l’ultima, ai giocatori dico di non pensare, ma di scendere in campo per ottenere il massimo, senza alcun tipo di masturbazione mentale e senza avere il rimpianto del giorno dopo. Ci si assume le responsabilità il giorno della partita e uscire dal campo sapendo di aver dato il massimo.

I ragazzi devono dare il massimo in ogni partita, senza se e senza ma. Chiedo all’ambiente e alla tifoseria di starci vicino fino alla fine della gara, poi, se giocheremo male, saranno giusti i fischi. Se avrò di fronte una possibilità, la azzannerò, senza pensare al giorno dopo”.

 



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