Giampaolo, “Con il Toro partita cruciale. Serviranno forza, capacità e freddezza”

Alla vigilia della gara contro i granata parla il tecnico dei salentini. Bisogna vincere e sperare nelle dirette concorrenti

Dopo aver fallito l’ennesimo scontro salvezza della stagione contro il Verona, nella giornata di domani i giallorossi di mister Marco Giampaolo, scenderanno sul terreno di gioco dello stadio “Via del Mare”, nell’ultimo impegno casalingo stagionale che li vedrà opposti al Torino.

La compagine salentina cercherà di portare a casa l’intera posta in palio e sperare, contemporaneamente, che Venezia ed Empoli compiano un passo falso, per poi giocare le ultime, minime speranze nel turno in trasferta con la Lazio dell’ex Marco Baroni.

“Sarà una partita cruciale, le emozioni e le tensioni si devono gestire con buon senso, raziocinio e riflessioni che bisogna fare, per far comprendere alla squadra il concetto che nonostante il cammino sia stato difficile, le ultime prestazioni, anche se perse, sono state giocate bene”, ha affermato il tecnico alla vigilia della partita.

“Farò il possibile e l’impossibile per salvare il Lecce dalla retrocessione.

Il risultato adesso conta più di ogni cosa, ho analizzato il nostro percorso, dall’Udinese in poi e l’unica partita dove abbiamo subito male è stata quella contro il Como, ma lì ’ho sbagliata io, poi, nelle altre le prestazioni ci sono state, ma adesso guardare indietro non ha senso, conteranno domani, atteggiamento e coraggio e poi vedremo cosa accadrà.

Se Gaspar darà garanzie giocherà, nel caso contrario ci sarà Thiago Gabriel.

La scelta di N’Dri a Verona è stata di natura tecnico-tattica e lui per le caratteristiche della gara  poteva assolvere i compiti in quella determinata partita, poi, un esterno può avere un’autonomia di 50 minuti e l’importante è che in quell’arco temporale si giochi al massimo.

Domani sarà la partita più importante e so benissimo che i tifosi ci saranno, noi dovremo fare possibile e impossibile, al netto del fatto che nessuno ci darà alcunché.

Le vittorie si costruiscono con la prestazione e nei 95 minuti e la squadra dovrà avere forza, capacità, freddezza e lucidità per arrivare a risolvere il problema nell’arco di questo tempo.

Possiamo anche anticipare l’ultima giornata, basta avere il tempo tecnico per riprendersi, ma dirò di più, si sarebbe potuta anticipare anche questa partita.

Il Torino è una squadra solida e il Direttore è stato bravo a ricostruirla, della compagine che allenavo io ci sono solo due calciatori, Milinkovic Savic e Linetti, che tra l’altro ho portato io ed è solida.

In mediana, abbiamo più o meno sette giocatori per tre ruoli e i cambi a volte, sono figli di valutazioni e dell’avversario che si affronta. Poi la loro gestione svolta con onestà intellettuale è giusta, poi, la concorrenza è alta e naturalmente il livello si alza. Domani a centrocampo giocherò chi ritengo più giusto, con la possibilità di sapere di poter cambiare”.



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