Babacar e Mancosu sciuponi, Farias sfortunato: le pagelle di Lecce-Cagliari

Bello il Lecce ammirato a Cagliari, ma sprecone e sfortunato. Babacar si ferma sul palo, Farias non batte Cragno. Per Gabriel è il primo 0-0 della stagione.

Un buon Lecce viene stoppato dalle imprecisioni e dalla sfortuna. Alla “Sardegna Arena” la sfida contro il Cagliari termina a reti bianche, ed è la prima volta in stagione per i giallorossi (terza partita senza subire reti). Confermando in toto la formazione capace di battere la Lazio, Liverani deve smorzare la gioia sul palo di Babacar, l’impressione di Mancosu e la iella di Farias. Il Lecce torna terzultimo, scavalcato ancora dal Genoa, ma può tranquillamente continuare a cullare il sogno salvezza.

Gabriel, 6.5: croce e delizia nell’ultimo successo, chiude bene ogni spazio. Bella opposizione al minuto 80 sul cholito Simeone. Per lui è il secondo ‘clean-sheet’ della stagione (terzo per la stagione giallorossa).

Donati, 6.5: parte a destra, poi Calderoni esce e finisce a sinistra. Il risultato non cambia perché Giulio è sempre lo stesso: roccioso, difficile da superare e con la voglia di lottare fino alla fine. Con lui dalle sue parti, Nandez perde di lucidità.

Lucioni, 6.5: reduce da due gol consecutivi, il capitano in pectore dei giallorossi guida anche oggi la retroguardia. Molto ordinato, conduce la squadra con carisma: Simeone e Joao Pedro non sfondano.

Paz, 6+ : qualche sbavatura in uscita per lui che, invece, non deve strafare. Quando ragiona e resta lucido, infatti, sbaglia poco.

Calderoni, 5: giornata decisamente no per lui che sbaglia tanto in uscita e non è da lui. Dalle sue parti, come se non bastasse, corre Nandez, non proprio il cliente più semplice. A fine primo tempo, poi, un allungo gli costa uno stiramento alla coscia e lui è costretto ad alzare bandiera bianca.
dal 39′ Rispoli, 6: entra un po’ a freddo dopo il guaio muscolare di Calderoni, ma con la giusta mentalità. Solita prestazione tutta cuore e corsa.

Petriccione, 6+ : la prestazione contro la Lazio non poteva non meritarsi un’altra partita in cabina di regia. Stavolta si nota di meno, chiuso dalla fisicità dei sardi. Ma il suo lavoro è comunque prezioso, fatto di legna e movimenti mai banali. Esce nel finale.
dal 73′ Deiola, 6: entra, non fa in tempo a toccare un pallone e viene subito ammonito. Ma il giallo non lo condizione e dice comunque la sua.

Barak, 6- : non è ancora al meglio della condizione e la sua macchinosità, di fatto, rallenta tutta la manovra. Conoscendo le sue doti, sbaglia più del concesso. Un paio di tentativi da distanza siderale: tutta potenza, poca precisione.

Mancosu, 6: partita del cuore per lui, cagliaritano DOC ed ex di turno. L’emozione forse lo tradisce proprio quando serve perché gioca bene, esce sempre alla grande palla al piede, ma al 57′ ha un’occasione d’oro, ma sceglie la giocata più difficile e si incarta. Proprio come quattro giorni fa, finisce la partita da attaccante centrale.

Saponara, 6.5: ci mette qualche minuto a carburare, ma dal ventesimo, in pochi secondi, prima propizia il tiro di Babacar sul palo, poi ci prova di testa, spedendo però tra le braccia di Cragno. Al termine della prima frazione anche lui sbaglia sbaglia clamorosamente la palla del vantaggio, angolando troppo la conclusione dopo una corsa in solitaria. In generale buona prova per tutti i 90′.

Falco, 5.5: occasionassima per lui al 20esimo, ma il mancino, seppur angolato, è lento e il portiere rossoblu allunga in angolo. E’ l’unica azione della sua partita perché poi esce alla mezzora per un fastidio al ginocchio.
dal 31′ Farias, 7: ex di turno col dente avvelenato, parte dalla panchina ma si ritrova in campo già dopo mezzora. E’ sempre nel vivo dell’azione e gli capitano due enormi occasioni nel secondo tempo: la giocata è la stessa (palla sul destro e tiro sul palo più lontano), ma è impreciso di pochissimo. Il gol lo merita, ci prova anche dalla distanza, ma Cragno dice di no anche al 85′ con un volo magistrale.

Babacar, 6: dopo essersi sbloccato pochi giorni fa si divora, letteralmente, la palla del possibile vantaggio: è tutto solo davanti a Cragno a pochi passi dalla porta, ma la spara incredibilmente sul palo. Un errore condito anche dalla sfortuna che macchia una prestazione, invece, molto buona: non perde un pallone quando gioca col fisico. A metà ripresa finisce la benzina.
dal 74′ Majer, 6: entra e prova a far cambiare marcia alla mediana giallorossa, ma nonostante il cuore, ma squadra, dopo aver dato tutto, non riesce a dare l’ultima accelerata.

Liverani, 6.5: conferma in toto l’undici iniziale visto in campo contro la Lazio e, del resto, non poteva fare altrimenti. Inizio timido da parte dei suoi che, però, con passare del tempo, crescono, impongono il loro gioco e sfiorano più volte il gol. Anche dopo le tegole Falco e Calderoni (usciti già nel corso del primo tempo per infortunio), lui non cambia l’aspetto con i suoi capaci di tirare per 15 volte verso la porta sarda, senza però riuscire a gonfiare la rete. Unico rammarico al termine di una buona prova: la classifica continua a muoversi, anche se ora dice, nuovamente, terzultimo posto.



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