Un buon Lecce per circa un’ora di gioco tiene testa alla capolista Juventus, ma una volta subito il primo gol, proprio come contro il Milan pochi giorni fa, sparisce dal campo subendo l’ennesima goleada della stagione. Al cospetto della Juventus, prima della classe, i giallorossi ampiamente rimaneggiati, approcciano più che bene al match. Ma prima l’errore ingenuo di Lucioni che lascia i compagni in 10, poi molti altri errori di lettura condannano i salentini alla quarta sconfitta di fila.
Gabriel, 6- : partecipa sempre alla costruzione dell’azione e con i piedi sa sempre cosa fare. Plastica opposizione al 19esimo sul tiro dalla distanza di Rabiot. Ma alla fine è costretto a capitolare sul tiro preciso e potente di Dybala. Il rigore di Cristiano è centrale, ma lui aveva già battezzato un angolo. Poi altro bell’intervento su colpo di testa di CR7. Alla fine evita un passivo ancor più severo.
Rispoli, 6+ : poteva essere un turno di riposo per lui dopo l’impegno col Milan, invece Liverani lo sceglie come primo della difesa a tre ed è lui il primo a concludere in porta, al 4′, ma il suo mancino è alto. Ottima la sua prestazione che, però, cambia dopo l’espulsione di Lucioni: deve arretrare e restare più guardingo. E’ certamente tra i migliori dei suoi.
Lucioni, 5: cambia il modulo, cambia i compagni di reparto, ma lui c’è sempre. Deve guidare un inedito tris difensivo, ma lo fa solo per mezzora. Al 30esimo, infatti, sbaglia un controllo, Bentancur lo beffa e lui, anche se involontariamente, lo stende: fallo da ultimo uomo e rosso diretto.
Paz, 6: dopo alcuni scampoli di partita al suo arrivo, debutta in giallorosso come titolare, al posto di un acciaccato Rossettini e un affaticato Meccariello. Non sfigura affatto, facendo capire che per questo finale di stagione si potrà contare molto su di lui. Già a partire da mercoledì prossimo.
Donati, 6: ha dovuto mordere il freno lunedì pomeriggio contro il Milan causa squalifica, ma oggi ritrova subito la maglia da titolare. Come al solito tanta sostanza da parte sua, anche quando deve inventarsi per qualche minuto come centrale della difesa a 4 dopo l’inferiorità numerica. Da rivedere una sua chiusura acrobatica in area poco prima dell’ora di gioco.
Petriccione, 6- : ha l’arduo compito di complicare la vita a CR7 e a tratti ci riesce, contenendo le ripartenze del portoghese. Sbaglia poco in fase di uscita, ma nel corso dell’intervallo, con il Lecce in 10, Liverani lo scarifica in favore di un difensore.
dal 45′ Rossettini, 3: non è al meglio della condizione, tanto che parte anche oggi dalla panchina. Dopo il rosso a Lucioni, però, c’è bisogno anche di lui, ma il suo ingresso in campo sposta gli equilibri in favore dei padroni di casa: prima rischia il fallo da rigore su Dybala, poi lo commette su CR7, fino a non contenere De Ligt sul 4-0. Un disastro.
Tachtsidis, 5+ : altra gara da direttore d’orchestra, ma stavolta – con un centrocampo molto più folto – gli spazi sono più corti e lui gioca con meno affanni. Qualche sbavatura in uscita, ma è sulle coperture che ancora lascia davvero a desiderare.
Mancosu, 5: occasionassima al quarto d’ora quando, dopo un recupero di Shakhov, batte verso Szczęsny, ma il tiro è sporcato da un difensore bianconero. E’ l’unica azione degna di nota per il capitano, oggi molto in ombra.
dal 71′ Barak, 5: il biondino di proprietà dell’Udinese entra più che altro per mettere minuti nelle gambe. Primo pallone toccato, un errore a favorire Higuain. Viene da un infortunio, ma ora è fondamentale ritrovarlo in vista degli scontri diretti.
Vera, 5.5: con sorpresa da parte di tutti, debutta da titolare con il Lecce. Liverani lo sceglie come esterno sinistro di centrocampo con licenza di sfondare, ingaggiando bei duelli in velocità con il connazionale Cuadrado. Male in uscita al 28′: un errore che poteva costare carissimo. Cala vistosamente alla distanza.
dal 77′ Calderoni, 5: ultima parte di match per lui.
Shakhov, 4.5: passato un po’ in secondo piano nelle cronache di questo nuovo avvio di campionato, agisce tra centrocampo il Falco, mostrando anche cose interessanti. In avvio di ripresa, però, commette un errore lezioso in uscita volendo essere più bello che efficace: la palla la recupera Ronaldo che serve a Dybala il colpo dell’1 a 0. E’ il pasticcio che, di fatto, consegna la partita alla Vecchia Signora.
Falco, 5.5: rimasto orfano di Lapadula e Babacar, in attacco è rimasto solo lui. E’ costretto a fare reparto da solo, ma il compito per lui è davvero impossibile. Bravo a rimediare qualche fallo, ma nulla più.
dal 62′ Babacar, 5: in mattinata si ferma anche lui per un dolore alla caviglia e Liverani è costretto a farlo accomodare in panchina. Lo getta nella mischia sul doppio svantaggio ma lui non tocca palla.
Liverani, 5.5: l’emergenza con cui deve fare i conti lo obbliga a inventare una formazione del tutto inedita, con una difesa a tre e con i debutti di Paz e Vera dal 1′. In avanti la moria è inverosimile e può contare solo su Falco. Alla luce di tutto ciò, riesce comunque ad impostare una squadra corta, attenta e concentrata che per circa 40′ imbriglia la capolista, anche con l’uomo in meno. A tradirlo, però, sono gli errori individuali: l’ingenuità di Lucioni prima dell’espulsione, il leziosismo inutile di Shakhov e le letture sbagliate di Rossettini. Proprio come contro il Milan, il Lecce dura poco meno di un’ora: incassato lo svantaggio, si eclissa, pur con tutte le attenuati generiche del caso. Ma per mister Fabio c’è ancora tanto la lavorare.