Il Lecce imbriglia Gattuso: Lapadula è monumentale, Saponara l’uomo in più. Le pagelle

Un Lecce formato gigante sbanca Napoli e centra il secondo successo consecutivo. Gara da incorniciare per gli uomini di Liverani che imbrigliano Gattuso.

Con una partita praticamente perfetta, il Lecce sbanca lo stadio “San Paolo” di Napoli e resta a +3 sul Genoa terzultimo. Partita leggendaria dei giallorossi che sanno contenere alla perfezione: lo stesso undici titolare di una settimana fa, vede meno lucidi solo Lucioni e Majer. Il resto va oltre la sufficienza: Deiola è lo spezza-gioco, le frecce partono sempre, Saponara è già una calamità. Ma sugli scudi ci va Lapadula: autore di una doppietta d’autore e di una prestazione maiuscola. Perla di Mancosu.

Vigorito, 6.5: seconda gara da titolare consecutiva per lui che, dopo aver mantenuto la porta inviolata contro il Torino, torna a incassare gol, ma mette i suoi guantoni su una vittoria leggendaria. Nel primo tempo il Napoli costruisce tantissimo, ma senza mai metterlo davvero in apprensione. Nella ripresa incassa il gol da Milik (senza colpe), poi compie un autentico miracolo al 55esimo su Insigne, tutto solo davanti a lui. Ammonito al 78esimo per perdita di tempo, ma nel finale esce male su Callejon e riaccende le speranze azzurre.

Rispoli, 7: grandi sgroppate le sue, spesso anche efficaci. Generosissimo in fase di spinta, ma dalle sue parti il Napoli trova quasi sempre la via per sfondare: sul gol di Milik è in ritardo nella fase di contenimento. Si riscatta poco dopo partecipando con intelligenza e freddezza alla doppietta di Lapadula. Ammonito nel corso della prima frazione.

Lucioni, 6: cali preoccupanti di concentrazione che rischiano di costare carissimi. Prima si perde Zielinski al 14esimo e il numero 20 per poco non trova la porta di testa, poi si addormenta su un retropassaggio (comunque maldestro) di Donati che solo per un errore azzurro non costa carissimo. Anche in impostazione lascia a desiderare. Ma al 68′ è provvidenziale la sua scivolata che anticipa Mertens.

Rossettini, 6.5: parte con un paio di sbandate (al 9′ si perde Milik che alza di pochissimo sulla traversa), ma è tutto sommato ordinato. Mai eccessivo, si disimpegna bene anche quando deve scalare e contenere lungo l’out mancino. In occasione del gol dell’1-1 Milik colpisce proprio dalla mattonella di sua competenza.

Donati, 7: è davvero difficile tenere a bada un Politano in gran spolvero e con lui ingaggia un bel duello (da vedere e rivedere la sua grande chiusura a fine primo tempo). In costante sovrapposizione, offre sempre la doppia alternativa a Saponara.

Deiola, 7: l’ottima prestazione da playmaker di sette giorni fa gli vale la conferma in quel ruolo, utile soprattutto in fase di schermo che in quella di impostazione. E’ la fase di rottura, infatti, quella che gli riesce meglio, andando anche a sopperire alle mancanze di Majer. Partecipa al bel fraseggio che porta all’1-2. Non tira mai indietro la gamba e con l’ingresso di Petriccione lascia la cabina di regia. Al novantesimo esce zoppicando.
dal 90′ Paz, senza voto: entra ancora una volta nel finale per difendere il vantaggio.

Majer, 6: in netta confusione in fase di contenimento, prova a fare qualcosa in più in ripartenza. Aiuta poco Rispoli in copertura e da un suo errore sulla trequarti prende il via l’azione che porta il Napoli al pareggio. Al 61esimo, però, non sbaglia nulla e da una sua giocata il Lecce costruisce il raddoppio. Vale la sufficienza.
dal 67′ Petriccione, 6.5: entra nell’ultima parte di match e detta ordine. La sua parola d’ordine è “mai strafare” e con cose semplici si mette sempre di traverso nell’arrembaggio finale partenopeo.

Barak, 7: il biondino ceco, presentatosi con gol e prova sontuosa al “Via del Mare”, si aggiudica una maglia dal 1′ anche al “San Paolo”. La sua presenza nello scacchiere giallorosso è già indispensabile. Costantemente cercato dai compagni, è ottimo il dialogo soprattutto con Saponara: i due si cercano sempre e da una loro combinazione prende il via il vantaggio. Al 70esimo va vicinissimo al gol con un colpo di testa che Ospina blocca di puro istinto.

Saponara, 7: trequartista offensivo anche in casa del Napoli e ogni azione offensiva dei giallorossi passa da lui. Di gran lunga l’elemento più tecnico del Lecce e l’azione del vantaggio nasce da una sua geniale giocata. Costantemente cercato dai compagni, dà prova di essere un giocatore di assoluto livello in questo collettivo

Falco, 7.5: illumina il “San Paolo” con un paio di giocate da urlo e propizia entrambi i gol giallorossi. Da un suo tiro nasce la ribattuta in rete di Lapadula per il gol dello 0-1, poi ci prova lui con un tiro a giro, e nel secondo tempo è suo assist al bacio per la girata di testa di “Lapa”.
dal 74′ Mancosu, 7: prende il posto del fantasista per dare maggiore consistenza e copertura alla mediana. Tutto qui il suo compito? Macché! Al minuto 81 decide di entrare, ancora una volta, nella storia infilando una punizione magistrale, messa proprio dove Ospina non può mai arrivare.

Lapadula, 8.5: un vero leone nell’arena di Fuorigrotta. Lotta su ogni pallone, mette in enorme difficoltà tal Koulibaly, ma soprattutto realizza due reti pesantissime. Il primo è un tap-in facile facile, il secondo è una torsione aerea da autentico goleador. Prestazione superba anche in fase di possesso.

Liverani, 8.5: oggi non sbaglia nulla. Conferma in blocco lo stesso undici titolare che ben ha fatto con il Torino una settimana fa, ma l’avversario di turno è di ben altra caratura. Il Napoli parte forte e in mezzora si presenta più volte in area di rigore, ma senza mai pungere. Quindi il lampo: Lapadula porta in vantaggio i giallorossi e la gara si mette proprio come lui sperava. Nella ripresa i padroni di casa pareggiano subito, ma il Lecce trova la forza e il coraggio di riportarsi avanti di due reti. Liverani, così, decide di irrobustire ancora di già la mediana e, nonostante il forcing finale partenopeo, porta a casa l’ennesimo risultato storico della sua gestione. Con questi 3 punti pesantissimi, i salentini restano ancora a distanza di sicurezza sul terzultimo posto.



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