Lecce, Sticchi Damiani mette i puntini sulle i: “siamo in piena corsa. Io ci credo”

Il Presidente del Lecce analizza ampiamente il momento che sta attraversando la squadra, reduce da quattro sconfitte, ma in piena corsa-salvezza. “Qui ci crediamo tutti. Non intoniamo funerali”.

Nessuno spreco di risorse, oculatezza sul mercato, cura dei dettagli quotidiani, ma soprattutto volontà di provarci e riuscire in un’altra straordinaria impresa.

Queste le parole d’ordine del Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani giunte all’indomani della sconfitta, la quarta consecutiva, in quel di Parma. Per il numero uno di Via Costadura il lunedì post-Tardini è il giorno giusto per fare il punto, analizzare e tirare le somme al termine di un girone d’andata che vede il Lecce quartultimo, da un lato in linea con le aspettative della vigilia, dall’altro in piena crisi di gioco e di risultati.

“E’ giusto fare il punto quando siamo a metà campionato – commenta il legale. Oggi ci troviamo virtualmente salvi, con un punto di vantaggio, ma veniamo da un periodo fatto di quattro sconfitte consecutive che non possiamo far finta di non vedere. Secondo me questo girone è stato comunque un successo per una squadra che è reduce da un doppio salto: negli ultimi anni, se vedete le altre squadre che hanno compiuto il doppio salto, a questo punto del campionato erano già fuori dei giochi”.

Nonostante questo, SSD non vuole mettere la testa sotto la sabbia. “Ieri non ho visto una prestazione drammatica come qualcuno cerca di descrivere: sicuramente non siamo stati bravi a reagire al gol. Questo, rispetto ad altre situazioni del recente passato, è lampante. In questo campionato quattro sconfitte possono capitare anche a squadre più attrezzate del Lecce: ma cerchiamo di contestualizzare il momento perché nessuno qui vuole abbattersi, nessuno vuole demoralizzarsi e nessuno vuole arrendersi.

Noi come proprietà, io personalmente, giocatori e staff siamo tutti convinti di potercela giocare fino alla fine. La squadra è reduce da quattro KO, figlie anche di un particolare momento legato agli infortuni”.

Troppi infortuni 

Marco Calderoni

Su questo si apre una parentesi importante perchè i giallorossi sono la squadra più attanagliata dagli acciacchi di tutta la Serie A. Sotto accusa, nelle ultime settimane, sono andate la preparazione atletica, la gestione dei recuperi, e anche la comunicazione in merito allo stato di forma di molti elementi.

“Voglio fare chiarezza su questo aspetto – prosegue il Presidente. Ci sono gli infortuni di Calderoni, Majer, Farias, oltre ai vari Falco e Mancosu che giocano imbottiti di antidolorifici. A parte Farias, sono tutti infortuni di gioco: botte e distorsioni rimediate in campo. Voglio sottolineare il loro impegno perché non è da tutti.

Tempi di recupero? Non sono stati rapidi e ho chiesto personalmente al Dott. Palaia ad assicurare una presenza quotidiana che nell’ultimo periodo non poteva essere garantita per via di uno suo precario stato di salute. Per fortuna ora l’allarme è rientrato. Da adesso in poi, i giocatori si cureranno a Lecce e se qualcuno va fuori lo farà solo se il responsabile dello staff medico riterrà opportuno ulteriori esami strumentali in centri specialistici fuori sede”.

Ricapitoliamo

Sticchi Damiani, poi, ci tiene a ricapitolare la sua avventura da quando è al timone del club: “da quando siamo arrivati, in Serie C, abbiamo re-investito tutti i ricavi, a cui vanno aggiunti ulteriori 16 milioni di fondi personali messi a disposizione dalla proprietà. Una cifra importante, ma comunque inferiore se si pensa che questi denari ci hanno portato in Serie A.

Leggo da qualche parte che ‘la società non vuole spendere soldi’. Voglio ribadire che quando l’US Lecce spende, spende soldi propri: non abbiamo un solo euro di debito con nessuna banca. A questo aggiungasi 5 milioni spesi per ristrutturare uno stadio non nostro che, diversamente, non avrebbe potuto ospitare la Serie A. Io non possono permettermi di indebitare il club che non ha alcun appeal geografico e l’unico modo per renderlo appetibile è tenerlo in salute. Questo è un dato di fatto”.

Il morale non può essere alto, ma Sticchi non vuole drammi: “un girone fa c’era un entusiasmo incontenibile – dice – mentre oggi mi sembra che qualcuno stia celebrando un funerale. Non è così perché da oggi ripartiamo con un punto in più rispetto agli altri.

In questa prima metà di stagione ci è girata storta anche la ruota arbitrale. Non serve fare piazzate come si faceva negli anni ’80, anche perché controproducente: credo che la classe arbitrale ha capito che qui c’è una dirigenza credibile. Ieri sull’azione del primo gol del Parma c’era un fallo che era più facile fischiare che non, ma questo non sposta nulla sul piano della nostra credibilità.

La corsa è ristretta a quattro squadre? Non credo: il cerchio della speranza lo allargo anche ad altre squadre che potrebbero essere risucchiate”.

Nuovi innesti

Tabanelli e La Mantia (ph.Pinto)

Chiosa finale sul mercato. “La strategia di mercato è assolutamente lucida. Sono state fatte delle operazioni in uscita, ampiamente condivise da DS e mister rispetto alle priorità di questa squadra, con condizioni economiche vantaggiose per tutti, calciatori e club. Quelle poche plusvalenze che saremo in grado di fare, oltre a fondi propri dei soci, verranno tutte reinvestite sul piano tecnico. La Mantia, ad esempio, si è garantito un allungamento di contratto, mentre per noi non era ritenuta una assoluta priorità nel progetto tecnico. Stesso discorso varrà per Tabanelli (che sta per essere ceduto al Frosinone, ndr). Vanno ringraziati entrambi, come credo loro ringrazieranno noi.

In entrata, dopo Donati e Deiola, abbiamo in mente altre tre operazioni: c’è un ampio mandato al Diretto Sportivo, dando disponibilità di andare anche oltre il budget fissato, per poter affrontare un girone di ritorno in linea con quello appena concluso. In difesa arriverà un centrale a giocarsi un posto, a cui è tornato ad aggiungersi Meccariello. Poi puntiamo una mezzala e un trequartista. La strategia è chiara e credo che nelle prossime ore ci saranno sviluppi: penso che almeno un elemento arriverà in settimana”.

 



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