Mancosu 100 e lode, che geometrie Tachtsidis! Le pagelle di Salernitana-Lecce

Ottimo primo tempo per i giallorossi, chiuso in avanti per 2-0. Tachtsidis è già diventato l’uomo in più, mentre Mancosu si conferma bomber. Nella ripresa c’è da soffrire, ma Liverani può far festa e guardare in alto.

Successo sofferto ma fondamentale per il Lecce che espugna lo stadio “Arechi” di Salerno con il punteggio di 2 a 1. Primo tempo a chiare tinte giallorosse con le reti di Mancosu (ennesima perla) e di Palombi a mettere tutto in discesa. Il Lecce insegna calcio, ma nella ripresa deve fare i conti con il ritorno granata: i padroni di casa accorciano le distanze e si gettano in avanti con abnegazione e una buona dose di speranza. I salentini però reggono, a tratti anche con troppa fatica, ma stringono i denti e fanno festa. Palermo a -3.

Vigorito, 6: ordinaria amministrazione per lui che sente i brividi solo al minuto 26 quando Jallow la mette di poco fuori alla sua sinistra. La Salernitana crea pochi pericoli, ma con il secondo tiro in porta della gara – al 70esimo – lo buca. Incolpevole.

Fiamozzi, 6: spinge molto nel primo tempo, molto più del suo collega sull’out mancino. Si muove bene e si fa sempre trovare pronto al passaggio. Bene anche in fase di cross. Nella ripresa cala e perde un paio di duelli, ma nel finale alza il muro.

Lucioni, 6: è l’uomo ideale per contrastare l’attacco tutto fisico della Salernitana e nemmeno l’ammonizione rimediata già al 26esimo lo intimorisce. Tiene alta la sbarra fino alla fine e contribuisce al successo.

Meccariello, 6+ : dopo due turni ritrova la maglia del titolare. Liverani lo sceglie perché più veloce rispetto a Bovo per tenere testa al temibile Jallow e, alla fine, la scelta paga. La rapidità del numero 30 di casa è un’arma che lui riesce a contenere.

Calderoni (ph.Pinto)

Calderoni, 6: prima frazione di gioco di attesa per lui che vede cavalcare il dirimpettaio Fiamozzi. Molto bene in copertura: dalle sue parti i granata fanno fatica a sfondare. Nel secondo tempo cambia il registro e nel giro di due minuti si divora due occasioni pazzesche: prima con una bordata al 68esimo, poi sciupa la chance a tu per tu con Micai, facendosi ipotizzare. Esce nel finale.
dal 81′ Venuti, senza voto: entra per contenere l’assalto finale dei granata.

Tachtsidis, 7: bene, anzi benissimo, anche la sua seconda apparizione in giallorosso. La differenza rispetto alla scorsa settimana si vede eccome: cresce in personalità e autorevolezza, ma soprattutto mette lo zampino in entrambi i gol: Meraviglioso specialmente l’assist che serve al Palombi in occasione dello 0-2: un filtrante centrale da vedere e rivedere. Cercatissimo dai compagni, viene ammonito in modo discutibile al 65′.

Petriccione, 6.5: il suo immediato futuro è da mezzala e lui sembra già essersi adattato bene nella nuova posizione in mediana. Si alterna bene in fase di impostazione con Panagiotis Tachtsidis ed è sempre uno dei più attivi senza palla. Doti indiscutibili.

Scavone, 6.5: la mezzala di “fisico” fa il suo, con legna e inserimenti. In avvio di ripresa ha l’ottima opportunità di calare il tris, ma la manda alta e urla per un fallo subito. Sfortunato al 70′ quando il suo debole rinvio arriva sui piedi di Anderson che accorcia le distanze.

Mancosu, 7: 100 presenze in giallorosso per lui quest’oggi onorate con l’ennesima fascia da capitano stagionale ma soprattutto con un’altra magia che fa saltare il banco già dopo 3 minuti.  e con una prestazione . Suo il primo tiro verso la porta granata, dopo 24 secondi, spedito però alto, ma una manciata di minuti dopo fa partire un missile mancino che piega le mani di (un non perfetto) Micai. Molto bene in aggressione, anche in pieno recupero quando si invola in campo aperto per il KO definitivo, ma arriva stremato e alza sopra la traversa.

Falco, 6.5: solo un tempo per lui che fa coppia con Palombi per un attacco rapido e senza punti di riferimento. Si muove molto bene, costringendo la retroguardia campana a continue rincorse. Ciabatta di piatto il tentativo al 17esimo e sciupa una buona occasione per il 2 a 0.
dal 45′ La Mantia, 6- : solo un tempo per lui dopo il problema alla caviglia accusato in settimana. Entra per il secondo tempo e serve subito una bella palla a Scavone. Poi non riesce più ad incidere, perdendo fin troppi palloni.

Il tocco vincente di Palombi (ph.Pinto)

Palombi, 7: l’ex di turno torna tra i titolari dopo l’iniziale panchina di sabato scorso, complice soprattutto uno stato di forma non ottimale di La Mantia. Doveva sbloccarsi dopo sette partite di digiuno e quale miglior occasione se non quella quella di far male alla sue ex squadra? Ecco allora che, al 20′, servito magistralmente da Tachtsidis mette il piedino e manda in orbita i suoi nuovi tifosi, festeggiando davanti al suo vecchio pubblico. Ottima gara per lui che lascia il campo dopo un’ora.
dal 62′ Pettinari, 6: ultima volta in maglia giallorossa per lui che lunedì sarà un calciatore del Crotone. Grande numero in dribbling al 67esimo, facendosi stoppare proprio sul più bello.

Liverani, 7- : dato per assente causa squalifica fino alla vigilia, si accomoda in panchina grazie al ricorso vinto dalla società. Rimette nella mischia Meccariello (preferito a Bovo) e sceglie un attacco rapido per tentare di far male a una Salernitana abile soprattutto nel gioco fisico. Le sue scelte iniziali pagano eccome perché per 20 minuti è un Lecce champagne: il missile di Mancosu e il tap-in di Palombi sono il giusto premio a un gioco bello, frizzante, che non lascia riferimenti agli avversari. Il Lecce gestisce fino al riposo, ma nel secondo tempo lascia carta bianca alla Salernitana che accorcia le distanze con un gol al limite del fuori gioco. Gli innesti di La Mantia e Pettinari funzionano a luce alterna e nel finale riaffiorano i fantasmi. Il Lecce però è cresciuto in personalità e alla fine porta a casa 3 punti fondamentali in chiave playoff e, chissà, forse anche per ambire a qualcosa in più.



In questo articolo: